Martedì 16 Settembre 2025 | 13:22

Bari, il guardaroba a cielo aperto attorno al contenitore di abiti in viale Pasteur: «Puliscono e poi siamo punto e a capo»

 
Rosanna Volpe

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Rosanna Volpe

Bari, il guardaroba a cielo aperto attorno al contenitore di abiti in viale Pasteur:  «Puliscono e poi siamo punto e a capo»

Magliette, maglioni, pantaloni e calzini, cuscini e coperte, bustoni di immondizia di ogni genere

Martedì 16 Settembre 2025, 11:20

A guardare bene c’era un guardaroba a cielo aperto in viale Pasteur. Magliette, maglioni, pantaloni e calzini. C’era anche una cinta sgarrupata ma ancora utilizzabile. C’erano cuscini e coperte. Oltre a bustoni di immondizia di ogni genere. Il tutto a cornice del contenitore che raccoglie indumenti usati. Che appunto ha la funzione di contenitore ma che di fatto resta vuoto. Ieri dopo l’ennesima segnalazione all’Amiu, gli operatori sono intervenuti per liberare il tratto di strada occupato da settimane.

«Abbiamo più volte denunciato – spiegano i residenti del quartierino – quanto accade regolarmente. Non appena gli operatori provvedono a ripulire l’area dopo qualche giorno siamo punto e a capo. Chiederemo al Comune la rimozione di quel contenitore per evitare di continuare a convivere con una discarica a cielo aperto».

Ma questo non è l’unico tema che sta a cuore ai residenti di questo fazzoletto del quartiere Picone. «Il secondo tratto del ponte Solarino - spiegano – è impraticabile per quanti decidono di lasciare l’auto a casa. Il bordo è di ferro, l’asfalto è sconnesso e il rischio è quello di inciampare. Chi ci amministra purtroppo non va a piedi altrimenti si accorgerebbe che metà di questo ponte è terra di nessuno. Sistemata la bretella di accesso a Poggiofranco il resto è nel degrado con marciapiedi dissestati, fichi schiacciati e arbusti che impediscono ai pedoni di camminare in sicurezza».

Chi ha bisogno di una farmacia o di un ufficio postale, infatti, deve attraversare il ponte Solarino (verso Poggiofranco) o il sottopasso Giuseppe Filippo (verso il quartiere Libertà). Chiusa la storica salumeria restano i tre grandi supermercati della zona. Vicini tra loro, ma difficili da raggiungere.

Su via delle Murge le auto scorrono ad alta velocità e per una persona anziana, che anche voglia fare la spesa vicino casa, è complicato. Questo mentre le gru annunciano nuove costruzioni. Tanto quanto il traffico che soprattutto in via Sangiorgi è ormai consuetudine. A tutte le ore.

Un quartiere nel quartiere quindi che si è ritrovato ad accogliere nel tempo un numero sempre maggiore di palazzi e di residence. I servizi, invece, sono rimasti sempre gli stessi.

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