Mercoledì 22 Ottobre 2025 | 13:37

Bari, dopo l'aula deserta la maggioranza replica al centrodestra: «Testo lacunoso, sosterremo la Palestina»

Bari, dopo l'aula deserta la maggioranza replica al centrodestra: «Testo lacunoso, sosterremo la Palestina»

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

Bari, dopo l'aula deserta la maggioranza replica al centrodestra: «Testo lacunoso, sosterremo la Palestina»

«Non c'è stata alcuna fuga dall'aula. Non è stato indicato alcun canale umanitario affidabile. Sì alla solidarietà, no alla propaganda»

Sabato 09 Agosto 2025, 10:45

10:49

«Sì alla solidarietà, no alla propaganda». Ecco il pensiero di gran parte della maggioranza in seguito alla nota diffusa dal centrodestra sui mancati supporti al popolo palestinese.

La querelle è scoppiata al termine del Consiglio Comunale di giovedì scorso, quando non è stata votata dall’Aula la proposta presentata dalle opposizioni che prevedevano una donazione libera da parte di sindaco, assessori e consiglieri comunali e municipali, da destinare, attraverso Ong accreditate, all’acquisto di medicinali e generi alimentari da inviare entro il 2025 alle popolazioni palestinesi. Il voto, infatti, è risultato impossibile per la mancanza del numero legale determinato dall’«uscita di scena» del centrosinistra. A scegliere invece la coerenza la partecipazione, secondo la riflessione delle forze di opposizione, erano stati, oltre i consiglieri di centrodestra, il gruppo Laforgia e del Movimento 5 Stelle, che erano rimasti in Aula.

Tuttavia, proprio i consiglieri dei 5 Stelle puntualizzano la vicenda. «In queste ore si tenta di strumentalizzare un fatto avvenuto in Consiglio Comunale, cercando di costruire una narrazione completamente distorta», è il pensiero dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle. «È bene chiarire subito che l’ordine del giorno proposto dal centrodestra non è mai stato discusso: il numero legale è venuto meno prima, su una richiesta di anticipazione di un altro punto all’ordine del giorno, avanzata dal consigliere Fabio Sisto. Un argomento che non riguardava in alcun modo la questione palestinese. Parlare adesso di una “fuga dall’Aula” per evitare il confronto è del tutto falso». I consiglieri entrano nel dettaglio delle motivazioni che hanno spinto a non procedere sulla risoluzione. «Quanto al merito della proposta, pur condividendo le finalità solidali, il testo presentava gravi criticità, a partire da una scrittura approssimativa fino alla totale assenza di un piano concreto sulla destinazione delle risorse. Non veniva indicato alcun canale umanitario affidabile, né alcuna garanzia sulla possibilità effettiva di far arrivare medicinali o generi alimentari alla popolazione palestinese. Sappiamo tutti quanto l’accesso umanitario a Gaza sia oggi difficile, limitato e soggetto a vincoli internazionali. Per questo motivo riteniamo che ogni proposta di questo tipo debba essere preceduta da una garanzia del Governo nazionale circa l’attivazione di un canale umanitario sicuro, tracciabile e realmente attivabile. E proprio perché il Governo è espressione del centrodestra, ci saremmo aspettati una proposta più seria, strutturata, rispettosa del tema trattato e delle difficoltà oggettive di attuazione. Come forze progressiste e antifasciste che governano la città di Bari, siamo pienamente disponibili a discutere e approvare una mozione improntata ad aiuti concreti, realizzabili e trasparenti a favore della popolazione palestinese. La solidarietà, tuttavia, non si impone con mozioni scritte in fretta e furia, né si misura a colpi di polemiche. La solidarietà si costruisce con serietà, responsabilità e rispetto per la verità. Siamo pronti a fare la nostra parte. Ma fuori dai giochi di propaganda».

Anche il sindaco Vito Leccese prova a chiarire la vicenda, a margine del sopralluogo effettuato al Terminal Bus di via Capruzzi. «La risoluzione urgente avanzata dalle opposizioni a proposito dei supporti da indirizzare al popolo palestinese - chiarisce il primo cittadino - non è stata discussa perché erano previsti altri punti all'ordine del giorno. Tuttavia, non mi sottraggo al profondo dispiacere per non aver dato seguito ad un’iniziativa assolutamente meritevole. Si tratta, però, di una proposta che necessita una struttura più chiara ed organica. Sarà mio personale impegno, fin dalla prossima settimana, provare a capire come il Consiglio Comunale possa aiutare concretamente le popolazioni sulla striscia di Gaza. Tuttavia, ritengo anche che le crisi umanitarie non vadano strumentalizzate in alcun modo».

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