ACQUAVIVA DELLE FONTI - Due slot machine con il cambiamonete rubate intorno all’1.30 di ieri mercoledì 9 maggio in una stazione di servizio di Acquaviva e poi ritrovate, distrutte dalle fiamme, mezz’ora dopo nel territorio della vicina Adelfia. Furto con scasso nella stazione di servizio Tamoil, situata all’inizio delle provinciale che conduce a Cassano delle Murge. I malfattori hanno prima reso inutilizzabile l’impianto di video sorveglianza, girandolo al contrario, poi hanno abilmente tagliato le staffe laterali della porta in ferro servendosi di un flessibile a batteria. Una volta all’interno della struttura, hanno rotto la serratura, rovinando un paio di cristalli di un secondo accesso. Incuranti che il sistema di allarme sarebbe entrato in funzione, nell’arco di pochi minuti, hanno trascinato all’esterno le due macchine da gioco e lo strumento cambiamonete.
Di qui, hanno raggiunto a bordo di un’auto la vicina circonvallazione di Acquaviva, imboccando poi la provinciale di Adelfia. Di qui la banda ha percorso una strada interpoderale, ha bloccato il mezzo nelle campagne adelfiesi e, nel tentativo di cancellare ogni traccia, ha appiccare il fuoco non prima di avere estratto le monete dalle slot (il bottino non è noto). Il rogo avrebbe ridotto l’auto ad un ammasso di lamiere con i banditi che a quel punto si sarebbero dileguati nel buio delle campagne. Qualcosa è andato storto o una strategia? I carabinieri si sono chiusi nel più stretto riserbo, anche se è probabile che la banda potrebbe avere agito in fretta una volta scoperto che le slot machine erano dotate di un impianto gps, un geo-localizzatore. Probabilmente, nel timore di essere individuato, hanno preferito dare fuoco a tutto per poi fuggire. C’è da sottolineare il coraggioso e simultaneo intervento dei carabinieri. Intanto, ieri mattina presso la stazione di servizio “Tamoil” si facevano i conti dei gravi danni subiti.