BARI - Il commissariamento di Amiu e Multiservizi è dietro l’angolo. Deciderà il prefetto d’intesa con il ministero dell’Interno. I nuovi vertici potranno licenziare o spostare chi ha aperto ai clan le porte delle aziende. Ad Amiu la presidente Antonella Lomoro continua a fare il suo lavoro. Le opacità delle vecchie gestioni non la riguardano. Con lei è partito il nuovo corso. Parole d’ordine lavoro duro e trasparenza.
«Stiamo vivendo questa fase di attesa, di transizione, - dichiara alla Gazzetta l’ingegnere Lomoro - con la consapevolezza di dover continua a fare il nostro lavoro con impegno. Nessuna distrazione, nessun allentamento. Non siamo stati messi al corrente in maniera formale di un provvedimento di commissariamento. Dal mio canto - prosegue - posso dire di essere molto serena. Forniremo il massimo supporto a tutti i provvedimenti che verranno presi a tutela dell’intera azienda. Abbiamo avviato già da tempo una serie di azioni improntate a garantire la massima trasparenza in ogni atto, in ogni decisione. Quello che è accaduto in passato non riguarda la mia gestione e stiamo ponendo la massima attenzione nell’impedire che si creino ipotetiche zona d’ombra. Ribadisco - concluse la presidente - da parte mia la più completa disponibilità e collaborare e sostenere con gli organi di tutela che avranno in mano le sorti dell’Amiu».
Gli operatori dell’Azienda di igiene urbana che lei dirige sono impegnati ogni giorno a far fronte ad una autentica emergenza, quella dell’abbandono selvaggio dei rifiuti
«Ci viene segnalato quotidianamente - spiega la Lomoro - un numero spropositato di abbandoni. Basti pensare che nel corso del 2024 ci sono giunte ben 8000 comunicazioni. Parliamo di abbandoni in zone extraurbane ma anche dell’assalto alle postazioni stradali nelle quali finiscono i rifiuti di gente che viene dalla provincia. Abbiamo creato delle squadre ad hoc. Per la raccolta e la bonifica delle piccoli discariche in zone suburbane siamo costretti a programma interventi straordinari. Oltremodo si tratta di rifiuti non differenziati che necessitano di trattamenti ulteriori. Il tutto comporta un aggravio di spese. Stiamo facendo di tutto per contenere questa problematicità. La Polizia locale è impegnata in una intensa attività di prevenzione che coinvolge anche la Polizia provinciale. Insieme stanno cercando di porre un argine, a suon di sanzioni, ad un fenomeno che mette a rischio l’ambiente e la salute dei cittadini»...
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