BARI - «Si trascinano anche nel 2024 le stesse incertezze dell'anno scorso. Il 29 saremo in piazza per rivendicare i diritti negati ai lavoratori dal nuovo bando di gara dei servizi di vigilanza armata e sicurezza del Policlinico». Marco Dell'Anna, segretario generale Uiltucs Puglia sospira, la questione si trascina da tempo e non sembra verso una soluzione.
«La nuova gara prevede una riduzione rilevante dei servizi oggi garantiti, con ricadute occupazionali di circa il 45% per le guardie armate e 13% degli operatori di sicurezza. La direzione del Policlinico si nasconde dietro la cessazione dei servizi aggiuntivi per il covid, nella realtà il numero crescente di aggressioni al personale medico ospedaliero ed i tentativi di rapina al cup indicano incontrovertibilmente la necessità di implementare i livelli di sicurezza e non di ridurli. Abbiamo la sensazione di assistere alla solita operazione di cassa, per inseguire il risparmio si sacrificano lavoratori ed utenti, come avvenuto nella gara regionale Asl delle mense ospedaliere».
Le segreterie provinciali unitarie di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs chiedono l’intervento d’urgenza al Prefetto di Bari al fine di garantire e chiarire come previsto dal Tulps il ruolo che ricoprono le guardie giurate e gli addetti ai servizi di sicurezza riguardo la tutela e la sicurezza e ordine pubblico, relativi ai servizi di Sicurezza complementare che quotidianamente vengono svolti all’interno delle infrastrutture.
«Lunedì prossimo ci sarà un sit-in di protesta davanti alla Prefettura di Bari per chiedere attenzione», spiegano i sindacati.
«Purtroppo continuiamo a registrare un approccio distorto da parte delle amministrazioni pubbliche al tema degli appalti, vissuti come un costo da comprimere piuttosto che uno strumento per consolidare l’occupazione e garantire servizi di qualità all’utenza – spiega Dell'Anna -. Un approccio che svilisce il valore della persona e che continueremo a contrastare perché queste logiche di risparmio non si possono scaricare sulle lavoratrici ed i lavoratori degli appalti. Chiediamo l’intervento della Regione Puglia perché proprio a partire dalla sanità si possa avviare un percorso virtuoso che indirizzi buone prassi anche in termini di contrattazione d’anticipo con il sindacato sui bandi di gara, su tutti gli appalti pubblici».