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Bari spalle al muro: ora niente scherzi. Il match oggi contro il Cosenza

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

Bari spalle al muro: ora niente scherzi. Il match oggi contro il Cosenza

Marino sprona i biancorossi: «Gara cruciale in cui occorre una prestazione migliore delle recenti. Ci serve ad ogni costo la vittoria»

Sabato 23 Dicembre 2023, 11:32

BARI - «Ci serve la vittoria ad ogni costo». Ecco il pensiero natalizio di Pasquale Marino. E ha ragione, il tecnico siciliano. Perché al di là delle ormai immancabili defezioni, delle lacune strutturali e degli stenti che hanno accompagnato il Bari fin qui, gli ultimi due match del 2023 davvero non si possono fallire. Occorre un congruo bottino di punti per non complicare ulteriormente la corsa verso posizioni ambiziose, ma anche per allontanare i brutti pensieri di una classifica che non deve complicarsi.

Oggi il Cosenza al San Nicola, martedì la Sampdoria in trasferta: sembra quasi scontato considerarle in blocco, ma invece è indispensabile affrontarle una per volta. Cominciando dai calabresi reduci da tre sconfitte ed un pareggio negli ultimi quattro turni. Un andamento molto simile a quello dei biancorossi che pure contano tre ko in quattro turni, con un unico successo, ottenuto sul Sudtirol. Tuttavia, malgrado i risultati non siano certo soddisfacenti, il mister di Marsala intravede segnali confortanti. «Spero davvero in una prestazione migliore rispetto a quelle recenti», afferma Marino. «È una partita fondamentale per entrambe le squadre: sia noi, sia il Cosenza accusiamo alcune difficoltà. I calabresi, in particolare, hanno anche cambiato modulo di gioco (dal 4-2-3-1 al 3-5-2, ndc) per superare un frangente complesso e penso che riproporranno l’assetto appena varato. Sono convinto che, nonostante, tutto, stiamo migliorando sul piano della manovra, degli automatismi e dell’intesa: è vero, ci esprimiamo ancora troppo ad intermittenza, negli ultimi metri spesso sbagliamo scelta e in generale serve maggiore cattiveria nell’attacco alla porta, nonché lucidità in fase conclusiva. Vedo maggiore fiducia in quello che si propone in allenamento e riusciamo a muoverci in maniera più corale, arrivando con maggiore frequenza a ridosso dell’area avversaria. Dobbiamo aggrapparci, perciò, ad ogni singolo passo in avanti. Alibi non ce ne sono: in questi due incontri bisogna dare l’anima per trovare punti, curando ogni dettaglio. Perché purtroppo siamo nel classico frangente in cui le disattenzioni ci costano care: quando è così, non si può fare altro che limitarle il più possibile».

L’allenatore del Bari ammette che si sarebbe aspettato un cammino meno accidentato. «Quando sono arrivato erano tutti disponibili e pensavo che sarebbe stato più facile trovare il modo di proporre un calcio aggressivo e redditizio. La realtà, però, è che dopo appena un quarto d’ora della gara con il Modena abbiamo perso subito Maiello che rappresentava il fulcro dell’organizzazione a centrocampo. Quindi, avevamo provato a risistemarci in un altro modo, con due attaccanti centrali, ma Diaw ha avuto diversi intoppi e siamo rimasti con un solo centravanti. Perciò, siamo tornati indietro all’idea originaria anche per la situazione riguardante le punte pure: in tale reparto, abbiamo il solo Nasti. Molte situazioni non erano prevedibili, ma recriminare non serve. Non ci arrendiamo: dovremo combattere adattandoci alle armi di cui disponiamo adesso».

Il mercato si avvicina: per diversi elementi potrebbe trattarsi dell’ultima chiamata per provare a restare a Bari. I casi più evidenti riguardano Aramu e Acampora, ovvero due elementi che sono rimasti top player soltanto sulla carta. «Voglio chiarire che qui calciatori svogliati non ce ne sono», replica Marino. «Tutti lavorano con impegno e colgo la mortificazione in chi non riesce a dare il contributo che si attenderebbe. Qualcuno può sbagliare una partita o persino l’intera stagione, ma non per negligenza: sono loro i primi ad essere dispiaciuti. Acampora ora non è quello che ho sempre conosciuto, ma non è bocciato: sa che deve dare di più. Speriamo che torni sui suoi livelli e in ogni caso ora avrà l’occasione per dimostrarlo, perché con due gare in tre giorni l’alternanza sarà inevitabile e avrò bisogno di tutti. Anche da Aramu mi aspetto di più, ma non possiamo proprio permetterci di pensare adesso che chi non dovesse dare i segnali sperati sarà destinato alla cessione. Il presente è troppo delicato: non possiamo avere la testa nemmeno a pensieri “cattivi”: tutti devono provare a dare una mano». Ad ogni modo, la campagna trasferimenti invernale si avvicina: la lista delle priorità è chiara. «In attacco e a centrocampo sarà indispensabile intervenire», dichiara Marino. «E se dovessero venire fuori altre opportunità valuteremo. Con la società c’è un dialogo continuo, bisogna colmare le lacune e migliorarci. Non possiamo negare che ora siamo abbastanza distanti dagli obiettivi che vorremmo raggiungere, ma la proprietà tiene tantissimo a questo torneo. Pertanto, nulla sarà lasciato al caso, ma si batterà ogni strada possibile per variare l’inerzia della stagione e disputare una seconda parte di campionato all’altezza delle aspettative del club e ovviamente della piazza. Ora, però, ci servono punti: più ne raccogliamo e meglio poniamo le basi per il futuro».

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