BARI - «Abbiamo avuto richieste anche da parte di alcuni croceristi. Ci hanno chiamato e chiesto di poterli prendere con il nostro mezzo attrezzato per viaggiatori disabili, che si muovono anche con carrozzina, e li abbiamo portati in giro tra Locorotondo ed Alberobello». Mimmo Caldaro sa bene sulla sua pelle le difficoltà di movimento che può incontrare chi ha una disabilità, tanto che un anno fa ha avviato una start up poi diventata onlus, la «Special car associazione di promozione sociale» con l'obiettivo di fornire un servizio taxi, transfer e noleggio ad utenti con mobilità ridotta.
«In barba alla mia disabilità io viaggio molto – racconta Caldaro – e mi sono reso conto che nelle grandi capitali europee ci sono molti servizi prenotabili che permettono a chi a ha una disabilità di noleggiare auto ed autisti e potersi spostare. Bari è un po' più carente su questo e allora ho pensato che sarebbe stato bello offrire un modello di mobilità autogestita dagli stessi disabili. Ho avviato Special Car per inseguire questa visione e cioè quella di rendere le persone con disabilità libere di andare dove vogliono a qualsiasi ora, con vetture eleganti e non necessariamente con le sembianze di auto mediche o, peggio ancora, stile scuolabus "per disabili", come se fossimo sempre costretti a vivere in un ghetto.
Il mio progetto punta a sostenere la crescita di quel turismo accessibile che sarà anche un ambito di nicchia, ma con forti potenzialità. Certo, non è facile fare l'imprenditore in questo ambito, ho avuto grosse spese di avvio, si sente la necessità di sostegno istituzionale e imprenditoriale, ma l'obiettivo si può raggiungere se ci sono persone che ci credono e ti sostengono. Adesso Special car è una onlus, ma in prospettiva ambisce a diventare una società benefit a livello nazionale. Aperti a tutto l’aiuto possibile».
La forza di Mimmo Caldaro è unica, tanto da attirare l'attenzione dell'assessorato al Welfare. «All'inizio di quest'anno abbiamo stilato un elenco di Enti del Terzo settore che erogano servizi di mobilità sostenibile per diversamente abili e così ho conosciuto Mimmo – racconta l'assessore Francesca Bottalico –, sono contenta di rilanciare oggi la sua idea di impresa. Si tratta di un giovane uomo che a partire dalle sue difficoltà di mobilità, ha creato una opportunità in favore di giovani turisti con disabilità. In questa direzione spero che tali progettualità crescano nella città, anche oltre queste piccole sperimentazioni, offrendo strumenti e percorsi accessibili per un turismo più consapevole, accessibile sostenibile».
Al momento il Comune garantisce ai residenti disabili la mobilità attraverso voucher spendibili come si preferisce, superando anche il concetto di taxi sociali. Solo in un anno sono stati distribuiti voucher per un milione e centomila euro, ma resta sicuramente il problema per i turisti che arrivano in città: i mezzi attrezzati non sono molti. Ed ecco perché Special car può fare la differenza per rendere Bari veramente città accessibile.