BARI - «Qui in via Dieta di Bari assistiamo quotidianamente ai miracoli: la moltiplicazione dei materassi abbandonati e la loro trasformazione in water. Per non parlare del lerciume sul marciapiede a ridosso del ponte di corso Cavour, praticamente è diventato la casa di tossici. C'è un materasso, cartoni lerci e per preparare bene la siringa, immaginiamo per l'eroina, è stato realizzato una specie di separé in plexiglass. Per la privacy».
Usano l'ironia i residenti di via Dieta di Bari, ormai le loro denunce si susseguono senza trovare alcun risultato. La strada, in particolare i primi isolati, sono perennemente ridotti a discarica. «L'altro giorno, forse anche per le innumerevoli telefonate al numero verde Amiu, è venuto un operatore, ha portato via qualcosa, ha tagliato le erbacce, lasciandole comunque sul marciapiedi, e sistemato i due water sul ciglio della strada. Non aveva il mezzo idoneo per portar via tutto, ci ha risposto. Risultato? Le piogge di qualche giorno fa hanno reso fanghiglia le erbacce tagliate e i water sono ancora là».
Chi vi abita non sa più a che santo votarsi. «Ogni giorno usciamo di casa e ci chiediamo: cosa troveremo per terra oggi? E' veramente uno schifo. Da una parte c'è sicuramente l'inciviltà di chi passa e abbandona qualsiasi cosa, dall'altra l'incuria di chi dovrebbe pulire e non lo fa. In mezzo ci siamo noi che ci viviamo, nell'indifferenza di tutti».