BARI - L’impossibilità di caricare digitalmente alcuni documenti richiesti, ma anche la presenza di anomalie tecniche nella compilazione della domanda. Che, di fatto, hanno determinato in un caso la mancata partecipazione e in un altro l’esclusione dalla gara. È polemica a Bari per il bando del corteo storico di San Nicola, l’evento clou che apre la tre giorni di festa patronale.
Nei giorni scorsi il Comune ha aggiudicato in via provvisoria la gara, pubblicata sul Mepa (la piattaforma del mercato elettronico per le pubbliche amministrazioni), in favore dell’Ati composta dal Gruppo Ideazione-Cube Comunicazione per un importo complessivo a base di gara di poco più di 81mila euro. Il soggetto che dovrà quindi ideare, organizzare e allestire la rievocazione storica che si snoda la sera del 7 maggio tra le vie del centro e del borgo antico e che richiama il pubblico delle grandi occasioni.
Una gara insomma molto attesa, trattandosi di un momento di devozione, tradizione e di spettacolo, ma attorno al quale in queste ore si stanno sollevando i dubbi degli operatori del settore. In particolare dalla Leaders Srls esclusa dalla gara a causa, secondo la commissione giudicatrice, del «mancato possesso del requisito della capacità tecnica e professionale per il quale era richiesto l’aver svolto ovvero l’avere in corso di realizzazione un servizio analogo a quello oggetto di gara per un importo non inferiore ad euro 81.147,54 oltre Iva, requisito di partecipazione richiesto, a pena di esclusione».
Un punto però contestato dalla società esclusa, che con foto e mail prontamente inviate al Comune, ha dimostrato di non aver potuto allegare il documento attestante il possesso del requisito sull’AvcPass dell’Anac (l’apposito form dell’Autorità nazionale dell’anticorruzione) ricevendo dal sistema la risposta «non è possibile associare documenti perché la gara in oggetto non prevede la comprova in fase di offerta». «Un punto determinante – spiega Vito Caggianelli della Leaders Srls – considerato che pur essendo noi in possesso, non di un fatturato specifico riferito ad un evento analogo, ma di un regolare contratto in essere con un ente privato (uno dei requisiti previsti nel disciplinare di gara, ndr), quello stesso contratto non era assolutamente caricabile sull’apposito form. E quindi siamo stati esclusi all’apertura della prima busta, quella amministrativa».
Altra anomalia sul form del Mepa nel quale il Comune chiedeva ai partecipanti il documento di offerta economica. In particolare alla voce «valore offerto», dove i concorrenti avrebbero dovuto inserire la propria offerta economicamente più vantaggiosa e invece si sono imbattuti in una sorta di autovalutazione, potendo optare su un valore compreso tra zero e dieci. Facile quindi immaginare il voto preferito. «Un’anomalia che ho subito segnalato alla ripartizione Cultura del Comune - spiega ancora Caggianelli – ma mi è stato detto di attenermi a quanto richiesto sul form online e di mettere quindi un numero tra zero e dieci. Un altro partecipante ha invece deciso di fermarsi, perché quella casella gli risultava strana. E quindi non ha continuato, di fatto autoescludendosi dalla gara».
Ora la società esclusa valuterà le prossime mosse, non escludendo l’accesso agli atti una volta aggiudicato il corteo in via definitiva. «Nulla contro nessuno - spiega ancora Caggianelli – ma vogliamo capire, essendo riportata la dicitura sul disciplinare “tutti i documenti attestanti la comprova dei requisiti devono essere caricati sull’Avcpass dei partecipanti” come siano riusciti gli aggiudicatari a caricare tali documenti richiesti».
Un caso che nelle prossime ore approderà nella commissione Trasparenza del Comune, come già preannunciato dal presidente Antonio Ciaula (FdI) e dal consigliere Italo Carelli (M5S). L’assessora alla Cultura Ines Pierucci ribadisce invece la «la piena fiducia nella macchina amministrativa». «L’esclusione è stata disposta dalla commissione poiché nella domanda amministrativa è stata omessa la dichiarazione relativa al possesso del requisito tecnico professionale e nel Dgue, il Documento di gara unico europeo, risulta dichiarato un importo contrattuale inferiore al ridetto requisito e comunque, si ribadisce, non autocertificato nella domanda di partecipazione».