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Bari, aggredisce ragazzo e gli fa perdere un occhio: arrestato 19enne. Gli avrebbe urlato: «vattene negro», contestato odio razziale

 
Redazione online

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Bari, dopo trent'anni si inaugura parco in ex caserma Rossani

La violenza è avvenuta lo scorso 5 aprile al Parco Rossani. Il 24enne ferito per i calci e pugni ricevuti ha perso la funzionalità di un occhio

Martedì 03 Maggio 2022, 17:57

20:50

BARI - Aggredì un ragazzo nel parco Rossani di Bari, e per questo motivo la Polizia ha arrestato un 19enne resosi responsabile dell'accaduto. Ieri pomeriggio, i poliziotti del commissariato di Bari Nuova - Carrassi hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica, nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) nei confronti del 19enne, presunto responsabile del reato di lesioni personali aggravate.

L’attività d’indagine è stata avviata a seguito dell’aggressione subita da un 24enne, lo scorso 5 aprile, nella  nuovo parco comunale. A seguito dell’evento la vittima, colpita da numerosi calci e pugni all’altezza del volto, ha riportato la perdita della funzionalità di un occhio. Grazie ad un’attenta visione delle immagini dei circuiti di videosorveglianza della città, al monitoraggio dei profili social delle persone coinvolte e dopo aver ascoltato alcune testimonianze, gli investigatori sono riusciti ad identificare il presunto responsabile. L'impostazione accusatoria accolta dal Gip, ha rilevato la pericolosità sociale del presunto aggressore, che avrebbe agito per futili motivi. Il giovane, rintracciato dalla Polizia di Stato, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

CONTESTATO ODIO RAZZIALE

Il 19enne barese accusato di aver aggredito un 24enne italiano di origini senegalesi nel parco Rossani di Bari lo scorso 5 aprile causandogli la perdita della vista da un occhio, risponde anche dell’aggravante dell’odio razziale. Lo avrebbe «denigrato per il colore della pelle - si legge negli atti - e minacciato con espressioni del tipo 'meglio che te ne vai negrò e 'devi andare via sporco negro, altrimenti ti uccidò, alzando la voce e umiliandolo dinanzi ai suoi amici». Il 19enne si trova ora agli arresti domiciliari con l'accusa di lesioni personali pluriaggravate. Secondo la gip del Tribunale di Bari Anna Perrelli che ha firmato l’ordinanza di arresto, accogliendo la richiesta della pm Grazia Errede che ha coordinato le indagini della Polizia, «sussiste l’aggravante dell’odio razziale» perché «tutta la dinamica dei fatti consente di affermare che l’immotivata aggressione» al 24enne, «prima spintonato, poi guardato con disprezzo e successivamente anche nel corso del pestaggio appellato come 'negro', è espressione chiara di un sentimento di discriminazione e disprezzo razziale».

«Sentimento - scrive la gip - non solo esplicitamente manifestato, ma evidentemente condiviso anche da alcuni appartenenti al gruppo». L’episodio sarebbe avvenuto infatti alla presenza di altri giovani, due amici della vittima e alcune ragazze che erano in compagnia del 19enne, alcune delle quali avrebbero «cercato di fermarlo, altre si sarebbero unite agli insulti, dicendo 'vattene da qui negro, vattene al paese tuo'». L'arrestato avrebbe prima guardato «insistentemente e in malo modo» il 24enne, poi lo avrebbe minacciato e insultato, quindi colpito con un primo pugno facendolo cadere a terra e poi continuando a picchiarlo con pugni e calci. La giudice evidenzia la «gravità dei fatti commessi in un luogo pubblico, alla presenza di minori davanti ai quali il gesto doveva avere anche valenza dimostrativa circa la 'superiorità' dell’agente e della razza di appartenenza».

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