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Bari, a San Girolamo nessuno vuole i locali sul lungomare

 
Isabella Maselli

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Isabella Maselli

Bari, a San Girolamo nessuno vuole i locali sul lungomare

Il bando scade il 4 maggio. L’appello del sindaco Antonio Decaro agli operatori: «Partecipate alla gara»

Domenica 24 Aprile 2022, 13:15

BARI - «Un appello agli operatori economici della nostra città per partecipare alla gara per l’affidamento dei tanti locali del waterfront di San Girolamo. Stranamente non abbiamo avuto ancora la presenza degli operatori e questo un po’ mi preoccupa, rispetto alla possibilità di avere interlocutori che possano gestire delle attività economiche direttamente sul mare».

L’appello arriva direttamente dal sindaco Antonio Decaro, mentre Bari si prepara alla ripartenza estiva, con l’organizzazione di luoghi di intrattenimento e attività sull’intera costa da nord a sud, da San Girolamo a Pane e Pomodoro e Torre Quetta, con i bandi già in parte scaduti e la gestione di spiagge e chioschi assegnata. Tutti tranne quello di San Girolamo «per il rilascio di quattro concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreativa, della durata minima di sei anni e massima di dodici anni, aventi a oggetto quattro locali a destinazione commerciale per l’esercizio dell'attività di bar e ristorazione» nella nuova struttura del waterfront.

Il bando, con base di gara di poco più di 10 mila euro, è stato pubblicato il 24 marzo e scadrà il 4 maggio, ma ad oggi non ci sono operatori economici che abbiamo chiesto di fare sopralluoghi dimostrandosi interessati. «Per noi l’economia del mare è fondamentale - dice Decaro - e quello rappresenta un pezzo importante della costa cittadina per lo svago e il tempo libero, ma contemporaneamente ci serve anche per ravvivare l’economia del mare nella nostra città». Proprio sulla spiaggia di San Girolamo sono invece già state assegnate le concessioni demaniali marittime per le strutture modulari prefabbricate che saranno posizionate ai lati del fabbricato del waterfront. L’idea degli uffici è montare i chioschi entro il 15 maggio, contemporaneamente all’avvio delle concessioni, così da far trovare l’area pronta ad accogliere cittadini e turisti e non rischiare brutte sorprese lasciando troppo a lungo i chioschi vuoti e inutilizzati.

Come del resto i tre food truck sulla spiaggia di Pane e Pomodoro per attività di piccola ristorazione, bar e caffetteria, dal momento che la struttura fissa della caffetteria resterà chiusa per via del tuttora pendente contenzioso tra il vecchio gestore e l’amministrazione comunale. I food truck saranno veicoli mobili su ruote (forniti dai concessionari) dotati di bar e cucina attrezzata per la preparazione e la vendita di alimenti e bevande.

Anche Torre Quetta si prepara a ripartire, pronta a riaprire al pubblico già a maggio, con i suoi otto chioschi per le attività di ristorazione, in concessione per tre anni alla Ati formata da Lucente, Cube Comunicazione e Gruppo Ideazione, con l’obiettivo che torni a vivere e a far vivere quel pezzo di città come avveniva alcuni anni fa, prima della pandemia e prima che le questioni giudiziarie la travolgessero: di giorno in spiaggia e di sera movida, passeggiando tra cocktail e tranci di pizza.

Un pezzo di città, la costa sud, che comprende Pane e Pomodoro e Torre Quetta, che sarà protagonista nei prossimi anni grazie al grande progetto del «parco costiero della cultura, del turismo, dell’ambiente», grazie al finanziamento del ministero della Cultura da 75 milioni di euro, una delle prime opere che sarà sostenuta dai fondi del Pnrr, per la riqualificazione naturalistica della fascia litoranea, con interventi di piantumazione, nuova rete di percorsi misti ciclopedonali e aree attrezzate.

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