BARI - Il Comando Scuole dell’Aeronautica Militare di Bari ha organizzato, in collaborazione con l’Avis comunale Bari, una giornata dedicata alla donazione di sangue volta a testimoniare la vicinanza della Forza Armata verso chiunque si trovi in condizioni di difficoltà. Questo è il primo evento dell’anno in corso a cui seguiranno con cadenza ciclica altre collaborazioni di questo genere.
Il Comando Scuole dell’Aeronautica Militare ha ospitato una autoemoteca dell’Ospedale “Di Venere”, nel piazzale antistante la caserma e ha visto l’impiego e il supporto di un gruppo di volontari della locale sezione Avis. La raccolta è stata aperta anche alla cittadinanza.
L’iniziativa si è svolta su base volontaria e nel pieno rispetto delle vigenti disposizioni dei protocolli sanitari previsti dall’attuale emergenza epidemiologica. “…Abbiamo accolto con entusiasmo questo invito dell’Avis - ha dichiarato a margine dell’iniziativa il Generale di squadra aerea Silvano Frigerio, Comandante del Comando Scuole dell’Aeronautica Militare di Bari - a dimostrazione dell'impegno delle istituzioni e delle Forze Armate per dare un ulteriore, concreto supporto, alla collettività. Donare il sangue è un atto semplice, di grande responsabilità e di grande senso civico; sin dalle nostre scuole di formazione promuoviamo campagne di informazione per la diffusione della cultura e della prevenzione sanitaria con l’auspicio che il nostro impegno diventi esempio da seguire per molti cittadini.”
Soddisfatto dell’iniziativa Nicola Iacobbe, presidente di Avis Comunale Bari: “..Siamo onorati che il Comando Scuole dell’Aeronautica Militare di Bari abbia aderito a questa iniziativa. Questa donazione rappresenta un atto concreto nei confronti della collettività in un periodo particolare come questo. Donare il sangue, lo ricordiamo è un gesto d’amore ma soprattutto permette di donare la vita a chi si trova in situazioni di grave pericolo di vita. L’auspicio è che iniziative del genere possano diventare sempre più numerose. Dunque, il mio ringraziamento va a tutti i militari e i civili che hanno donato. Un piccolo gesto che può trasformarsi in una grande azione d’amore…”.