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Bari, Occupazione al «Flacco»? Sì, ma è il ciak della serie Tv

 
Carlo Stragapede

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Carlo Stragapede

Bari, Occupazione al «Flacco»?  Sì, ma è il ciak della serie Tv

Striscioni e «alfette» in un set che ha destato curiosità sul lungomare

Giovedì 03 Giugno 2021, 13:12

Bari - Il Liceo classico «Orazio Flacco» occupato? L’inquietante interrogativo si dissolve però in un istante: basta osservare le due pattuglie dei Carabinieri parcheggiate davanti allo storico istituto superiore, sul lato lungomare Vittorio Veneto, per rendersi conto che ci troviamo davanti a un set cinematografico. Infatti l’Alfa 90 e l’Alfetta, entrambe blu, con la scritta «antica» dell’Arma vergata sulla fiancata, nella realtà sono andate in pensione da alcuni decenni.

All’ingresso laterale dell’edificio comparse vestite da Carabinieri prendono il fresco in attesa del ciak, e ragazze del 2021 vestite con le gonne a fiori delle loro mamme (esigenze di ruolo per un produzione ambientata parecchi lustri addietro) salgono e scendono lungo la scalinata di pietra, mentre gli addetti al catering montano panche e tavoli dove gli attori si rifocilleranno nella pausa pranzo con i cestini fumanti di pasta al forno.

Il set è quello della serie televisiva intitolata Storia di una famiglia perbene alias Malacarne. Tratta dal romanzo della scrittrice barese, trapiantata in Lombardia, Rosa Ventrella (Newton Compton 2018), comprenderà otto puntate da 50 minuti l’una, prodotte da 11 Marzo Film per Mediaset.

Il protagonista è Giuseppe Zeno, l’attore napoletano 44enne ancora fresco di popolarità per avere interpretato il ginecologo Domenico Gambardella che fa innamorare la assistente sociale Mina Settembre-Serena Rossi nella riuscita fiction di Raiuno. Zeno in Malacarne impersona il pescatore barese Antonio De Santis che con la sua barca si sacrifica per garantire il pranzo e la cena alla moglie e ai loro tre figli. Tutta la squadra diretta dal regista frusinate Stefano Reali è in Puglia da metà marzo. La maggior parte delle riprese si è svolta a Monopoli, la cui bellezza paesaggistica delle viuzze e dei vicoli è diventata - nella finzione - il borgo antico del capoluogo: travestimenti magici, tipici della settima arte. E a Bari vecchia sono state comunque registrate alcune sequenze.

La trama concepita dalla Ventrella fa trasparire il forte legame con le radici pugliesi, forse metabolizzato a distanza dalla scrittrice trasferitasi da tempo a Cremona.

La trama si snoda tra gli anni ‘80 e ‘90 in un quartiere che profuma di ragù e di lenzuola stese ad asciugare, dove la piccola Maria De Santis (interpretata da bambina da Silvia Rossi e poi, diciottenne, dalla biscegliese Federica Torchetti) cresce dimostrando di avere carattere, sangue freddo (di qui il soprannome), voglia di studiare e di uscire dalla bolla sociale nella quale si sente soffocata.

Suo compagno di giochi, destinato a diventare compagno di vita, è Michele Straziota, che ha il volto di Carmine Buschini, l’attore romagnolo 24enne protagonista della serie Braccialetti rossi (qui è il coraggioso Leo in costante lotta contro il tumore), girata a Fasano. Michele però proviene da una famiglia di contrabbandieri: anche la sua è una prigione sociale dalla quale forse tenterà di liberarsi con l’aiuto della esile e tenace Maria.

Accanto a Giuseppe Zeno-Antonio De Santis, nella fiction vediamo tra gli altri interpreti Simona Cavallari nei panni della moglie Teresa e il 47enne di origine russa Rinat Khismatouline, volto noto al pubblico delle fiction. Il cast inoltre comprende parecchi volti nostrani, e del resto direttore di produzione è l’instancabile Francesco Lopez, dell’agenzia Oz Film.

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