BARI - «Sul Parco della Giustizia di Bari non posso che ribadire tutto l’impegno del Ministero per arrivare ad una soluzione che restituisca alla città una sede giudiziaria degna della sua bellezza. Va confermato, in tal senso, che i 96 milioni destinati a Bari sono in legge di Bilancio e che sono in cantiere provvedimenti, derivanti dal Dl semplificazioni bis, oggi all’attenzione anche del Mit».
Lo dichiara il sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, commentando la notizia dell’esclusione del Parco della Giustizia di Bari dall’elenco delle opere strategiche con nomina di un commissario.
«Si sta tentando di recuperare il tempo perso negli scorsi anni - prosegue Sisto - , accelerando la realizzazione dell’opera. Sono convinto che efficacia e rapidità degli interventi debbano passare anche attraverso il comune sforzo, senza riserve, per raggiungere l’obiettivo, evitando la diffusione di notizie inesatte, come quelle contenute nelle dichiarazioni del sindaco di Bari Antonio Decaro».
Il sottosegretario barese alla Giustizia spiega che «i commissariamenti ufficializzati ieri sono riferibili ad un elenco datato , legittimato dal 2019, con poteri richiamati dal Dl semplificazioni di settembre, che non conteneva alcun riferimento alla città di Bari e al Recovery Plan», ricordando che «l'esclusione del Parco della Giustizia dai fondi del Recovery Plan risale allo scorso febbraio, sebbene la notizia, pur nota agli amministratori locali, sia stata resa pubblica solo in seguito, dopo un mio accertamento svolto una volta insediato al Ministero».
ANM: «SIA INCLUSO IN NUOVO ELENCO OPERE» - La Giunta distrettuale dell’Associazione magistrati di Bari «sollecita il Ministero della Giustizia e l’intero Governo a includere la realizzazione del Parco della Giustizia di Bari nell’elenco delle opere per le quali nominare, nel prossimo mese di giugno, un Commissario, attesa la evidente urgenza di intervenire in maniera organica, efficace e tempestiva per dare alla giustizia barese luoghi e spazi in cui la stessa possa essere esercitata con dignità ed efficienza, come più volte sollecitato dai capi degli uffici giudiziari di Bari, dal sindaci, dagli organismi associati della magistratura e della avvocatura».
In una nota, l’Anm di Bari commenta «la mancata inclusione del Parco della Giustizia di Bari tra le opere per la realizzazione delle quali il Governo ha nominato 29 Commissari», rilevando che «nella specie si tratta della nomina dei Commissari individuati dal precedente Governo all’esito di un iter durato alcuni mesi», e che «l'attuale Governo ha però fatto presente che è previsto per giugno 2021 un secondo decreto con ulteriori commissariamenti, che dovranno essere disposti in relazione ad una nuova lista di opere a realizzarsi».
Secondo l’associazione dei magistrati baresi, «la realizzazione del progetto della nuova sede per il servizio Giustizia a Bari deve essere valutata come strategica e meritevole dell’effetto di accelerazione che la nomina del Commissario e la correlata disciplina straordinaria potrebbero garantire per superare i lunghi tempi che le procedure amministrative ordinarie, e la pluralità di organi competenti, inevitabilmente comporterebbero».
LA REPLICA DI DECARO - «L'onorevole Sisto ha due strade davanti a sé: lavorare per la sua comunità e per gli operatori della giustizia baresi oppure polemizzare con il sindaco. Peccato, che finisca sempre per scegliere la strada della polemica. Non capisco tra l’altro con quale scopo. Per quanto mi riguarda, io resto concentrato sull'obiettivo che dobbiamo raggiungere per la città. Lui ci faccia sapere da che parte vuole stare in questa battaglia». Lo dichiara il sindaco di Bari, Antonio Decaro, replicando al sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, con riferimento alla questione della esclusione del Parco della Giustizia di Bari dall’elenco delle grandi opere per le quali il Governo ha nominato commissari. L’onorevole Sisto aveva definito «inesatte» le dichiarazioni di Decaro il quale, ieri sera, aveva accusato il Governo di «grave disattenzione».
«Ancora una volta - dice Decaro - l’onorevole Sisto anziché schierarsi con la città per la nomina di un commissario per accelerare la realizzazione del Parco della Giustizia, usa il suo ruolo solo per attaccare il sindaco. Eppure questa volta la situazione mi sembra abbastanza chiara».