Bari - Una delle più vivaci realtà associative del territorio rischia di chiudere. Si tratta di Zona Franka, dal 2001 punto di riferimento del mondo giovanile: un circolo Arci, uno spazio sociale, politico, culturale e artistico, nato da studenti universitari e di scuola superiore. Un luogo di incontro, di ritrovo, di scambio per tutta la comunità. «Una situazione emergenziale di portata unica, che mai in 20 anni di attività avremmo pensato di affrontare, e che mette a dura prova la possibilità di proseguire il nostro percorso» dichiara Carolina Velati, presidente dell’associazione.
Zona Franka in questi anni è stata protagonista di numerosi percorsi sociali e culturali: dal Bari Pride al movimento femminista, dal Coordinamento Antifascista, al presidio cittadino di Libera, alle Reti Civiche Urbane. Il cuore pulsante di questa comunità è la sua sede, da tre anni in via Dalmazia 35, e tutte le spese di gestione, tanto delle attività quanto dello spazio fisico, sono interamente autofinanziate. Ma la crisi sta mettendo a dura prova la sopravvivenza dei circoli culturali e sociali, accomunati nelle normative a cinema e palestre. «Davanti all’inaccessibilità dei ristori per le associazioni di volontariato e gli enti del terzo settore, moltissimi hanno chiuso i battenti, molti altri stanno resistendo a fatica». In aiuto di queste realtà arriva la mobilitazione sociale. «Tra pacchi alimentari, raccolte di beni di prima necessità, doposcuola online, in tutta Italia le immagini che rimbalzano da mesi sono quelle dei giovani che si adoperano per le loro città, a partire da chi in questa crisi rischia di rimanere solo e senza voce, nell’obiettivo radicale di resistere alla disgregazione del tessuto sociale che ci sta travolgendo».
Da qui l'appello all'aiuto. «Chiediamo a tutta la cittadinanza - il messaggio lanciato da Zona Franka - di aiutarci a non spegnere la luce della nostra insegna per sempre, perché il nostro desiderio più grande è quello di poter riprendere ad animare la nostra strada, tenere la porta aperta per tutti e costruire un’alternativa concreta di futuro per la nostra e per tutte le generazioni. Per questo da giovedì 8 aprile sarà attiva una raccolta fondi online sulla piattaforma “Produzioni dal Basso” a cui è possibile donare qualsiasi cifra, per consentirci di sostenere le spese di questi mesi e poter riaprire con nuovi progetti appena possibile».