BARI - La Corte di Assise di Bari ha condannato alla pena di 11 anni 1 mese e 10 giorni di reclusione i fratelli Giuseppe e Francesco Fornelli e il padre Matteo, imputati per sequestro di persona a scopo di estorsione. Il fatto contestato risale all’aprile 2009. Nel processo l’accusa è stata rappresentata dal pm Fabio Buquicchio. Gli imputati, in concorso con altre due persone (già condannate con rito abbreviato nel luglio 2019), avrebbero tenuto in ostaggio per 24 ore una donna per riottenere denaro dopo una truffa subita.
In particolare Giuseppe Fornelli, in compagnia di un complice e della vittima, intermediaria dell’affare e ritenuta partecipe del raggiro, si sarebbe recato il 24 aprile 2009 a Vercelli (Torino) per un cambio fraudolento di valuta di 250 mila euro in contanti da trasformare in dollari, per conto di persone ritenute dagli inquirenti vicine al clan mafioso barese dei Parisi. Dopo il «cambio a nero» con intermediari finanziari mai identificati, Fornelli si sarebbe accorto del raggiro, e cioè che al momento della consegna avevano sostituito la borsa con un’altra contenente banconote false. A quel punto, su consiglio del fratello e del padre, avrebbe deciso di portare la donna che li aveva accompagnati dal Piemonte fino a Bari, privandola del telefono e tenendola in ostaggio, chiusa in un appartamento fino alla sera successiva, quando il fratello di lei sarebbe arrivato in Puglia per consegnare 18 mila euro quale parziale restituzione dei soldi oggetto della truffa, a condizione della liberazione della sorella. Della vicenda sarebbe stato interessato anche il boss Savino Parisi, al quale Fornelli - tramite l’autista del capo clan - avrebbe chiesto di intervenire per recuperare il denaro.

Padre e due figli di Bari dopo un affare fallito nel Torinese
Lunedì 15 Marzo 2021, 19:26