Prove tecniche di dialogo e solidarietà potrebbero rimettere in sesto il sindaco dimissionario Giampaolo Romanazzi. Proprio ieri, nel giorno del suo trentesimo compleanno, dopo l’hashtag «#iostocongiampaolo», divenuto virale in rete, con tanto di foto, un gruppo spontaneo si è autoconvocato per le 19 sotto Palazzo di città (con cartelli riportanti l’hashtag) per fare gli auguri a Romanazzi e mostrargli di non essere solo.
Da alcune indiscrezioni trapelate, già domenica sera, quando il sindaco ha annunciato le sue dimissioni (sembra formalizzate tramite posta elettronica certificata), sarebbe stata protocollata presso l’ufficio della Polizia locale una missiva di sostegno a Giampaolo Romanazzi con invito a lasciare intatta la composizione della giunta.
Infatti, sempre secondo indiscrezioni, qualche malumore sarebbe nato proprio dalla ventilata possibilità di un rimpasto dell’esecutivo richiesto da alcune forze di maggioranza, ma osteggiata da altre, dato che non è trascorso nemmeno un anno dall’insediamento e, causa Covid, il tempo per operare fuori dell’emergenza è stato davvero poco.
Che il primo cittadino abbia subìto tensioni all’interno della maggioranza sembra certo, visto il chiaro tenore del suo post, ma sono in molti a chiedere che questa crisi «al buio» nelle stanze della politica sia resa palese e chiara con i reali motivi che hanno addirittura indotto alle dimissioni il sindaco. Intanto, arrivano i messaggi da diversi esponenti politici nazionali e regionali.
«Il Pd - dichiara l’onorevole Ubaldo Pagano - aveva sostenuto dall’inizio il percorso di risveglio e mobilitazione delle migliori energie collettive che aveva portato a Valenzano all’elezione a sindaco di Giampaolo Romanazzi. Siamo ancora convinti della bontà di questo percorso, a maggior ragione di fronte a dimissioni che appaiono come un atto volto a riaffermare la dignità del ruolo della politica. Una dignità che può e deve essere riconquistata, a condizione che tutti coloro che rivestono ruoli di responsabilità abbandonino logiche che sanno di vecchio».
Il consigliere regionale del Pd, Domenico De Santis, ha sottolineato come «Valenzano si stava risollevando dopo un lungo periodo di commissariamento e stava riguadagnando la sua dignità. Spiace assistere alla brusca interruzione di questo percorso. Mi auguro che ci possano essere le condizioni per la ripresa di un cammino collettivo. Ci sono problemi ben più importanti e urgenti degli equilibri in giunta. I cittadini aspettano e meritano risposte». Anche il Pd locale sottolinea che «chi governa deve assumersi la responsabilità di amministrare il paese e lavorare per il benessere delle persone. Abbiamo invece assistito a discorsi egoistici e personalistici, gravissimi e inammissibili soprattutto in una fase così delicata. Il resto è quel modo di giocare sporco che ha condotto Valenzano alla sua irrilevanza e allo stato di abbandono».