Piste ciclabili avanti tutta. Obiettivo sul lungomare a nord della città destinato ad ospitare una ciclovia dal castello Svevo fino a Palese. Il disegno complessivo del tracciato dedicato agli amanti delle due ruote ecologiche passa per alcune realizzazioni parziali: l’ultima in ordine di tempo è il tratto che riguarda la pista ciclabile «light» (disegnata sull’asfalto attraverso la segnaletica orizzontale) di San Cataldo che connetterà il lungomare Vittorio Veneto con il waterfront di San Girolamo.
Un incremento ulteriore alla rete del Biciplan della città, in questi giorni alle prese con il boom dei monopattini elettrici, il cui servizio a pagamento è stato avviato la scorsa settimana, non senza qualche stortura legata a furti e atti vandalici, ma anche all’uso smodato e pericoloso spesso in spregio alle regole più elementari del Codice della Strada.
Cantieri già aperti nei giorni scorsi in questo caso (e previa consultazione coi residenti), mentre è pronta la progettazione per altro importante percorso in grado di connettere appunto il lungomare IX Maggio coi suoi 1,7 km (realizzati nell’ambito dei lavori di riqualificazione del litorale di San Girolamo e Fesca) con il lungomare Massaro di Palese grazie alla costruzione del nuovo sovrappasso ciclopedonale su Lama Balice.
Anticipazione - L’intervento di mobilità sostenibile in corso è frutto della cosiddetta «urbanistica tattica», una locuzione infelice quanto arcana riesumata nell’ambito del piano Open Space, varato da Palazzo di Città in tema di mobilità nell’intento di fornire una risposta rapida ed efficace alle necessità di ripartenza dopo l’emergenza coronavirus.
In questo ambito si inserisce il programma volto alla parziale pedonalizzazione del lungomare, studiato nei mesi scorsi e presentato con l’obiettivo di migliorare la vivibilità dei quartieri interessati, permettendo anche di anticipare alcuni interventi del più ampio progetto di riqualificazione (a firma dell’architetto Mauro Saito) che prevede la realizzazione del Parco del Faro, già programmato dal Comune. Così il lungomare finalmente rivisitato e corretto potrà essere riproposto e promosso come luogo aperto a tutta la cittadinanza.
Cantieri - Come detto, sono in corso d’opera gli interventi avviati all’altezza dell’incrocio tra lungomare Starita e via Adriatico - nei pressi del Cus Bari -, che interesseranno l’intero tratto di lungomare che costeggia la penisola di San Cataldo.
In via di posizionamento e tracciatura le nuove segnaletiche verticale e orizzontale che delimiteranno il nuovo percorso ciclabile composto da due corsie monodirezionali protette dai parcheggi delle automobili nei due tratti di strada compresi tra via Tripoli e via Adriatico, sul modello di quanto realizzato su corso Vittorio Emanuele.
Dettagli - Nel restante tratto stradale compreso tra i due incroci del lungomare con via Tripoli verrà istituita una zona 10 km/h e la pista ciclabile diventerà bidirezionale, mentre sul lato mare sarà ampliato lo spazio pedonale vicino al marciapiedi, arricchito da panchine e attrezzi utili all’attività fisica e da fioriere a protezione degli spazi di sosta. Il lungomare diventerà interamente a senso unico di marcia in direzione Nord, coi posti auto in linea sul lato mare e a spina di pesce sul lato opposto nei due tratti di strada compresi tra via Adriatico e via Tripoli. Inoltre, su tutta la penisola di San Cataldo sarà istituita la zona 30 km/h (anche in questo caso, saranno disegnati i nuovi posti auto). «Tutto il quartiere si appresta a vivere una vera e propria rivoluzione in termini di vivibilità e offerta di servizi - ricorda l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso -. San Cataldo non verrà più bypassata per raggiungere il waterfront di San Girolamo ma diverrà vivibile e accogliente per i residenti e per chiunque sia interessato alla storia, all’architettura, al mare e allo sport. Il quartiere si integrerà perfettamente con tutta la costa barese, dando compimento a quell’idea del grande lungomare pensato e voluto all’epoca da Di Crolallanza».
Sovrappasso Lama Balice - L’itinerario ciclopedonale complessivo collegherà poi San Girolamo e Palese grazie a un ponte ciclopedonale che si innesta su strada del Baraccone, sorvolando Lama Balice, in modo da connettere per la prima volta la rete viaria litoranea.
Il progetto presentato e approvato dal Comune (costo 1,1 milioni cofinanziato dalla Regione) crea una viabilità ciclabile che si sviluppa in direzione nord-sud in sede promiscua, innestandosi lungo la costa e parallelamente nell’entroterra.
Il tracciato per bikers avrà come testata a sud l’attuale area adibita a parcheggio su lungomare IX Maggio unendo la pista ciclabile realizzata per la riqualificazione del Waterfront con il percorso individuato tra via Cola di Cagno (in sede promiscua), via Nazionale (zona 30 km/h) e strada del Baraccone (allargamento marciapiedi) fino ad arrivare al nuovo sovrappasso ciclopedonale su Lama Balice. La progettazione in corso dovrebbe portare alla cantierizzazione dei lavori nella prossima primavera, con un intervento ritenuto strategico anche per dare continuità allo sviluppo della ciclovia Adriatica, l’itinerario nazionale di Bicitalia recentemente riconosciuto come ciclovia turistica nazionale.
«Ogni tassello sembra andare al suo posto e dar forma a un disegno complessivo che tanto tempo fa, ormai, abbiamo immaginato con gli amanti della due ruote della nostra città», dice il sindaco Decaro.