Sabato 06 Settembre 2025 | 20:43

Adottare un cucciolo randagio: l’esempio arriva da Santeramo

 
Anna Larato

Reporter:

Anna Larato

Adottare un randagio, l’esempio da Santeramo

Il rifugio Anpa ha ricominciato a funzionare a pieno regime con i progetti didattici per i bambini

Venerdì 19 Giugno 2020, 19:26

Santeramo - «Noi non ci fermiamo perché un cane non è solo un numero di microchip». È il mantra dell’Anpa Santeramo, la sezione locale dell’Associazione nazionale protezione animali e dell’ambiente. Dal 1986 una presenza costante sul territorio anche durante l’emergenza coronavirus non solo nella gestione del Rifugio Anpa ma anche nel dare informazioni chiare e corrette sui social.

Infatti all’inizio della pandemia in molti erano convinti che cani e gatti potessero trasmettere il virus agli esseri umani. Gli esperti di tutto il mondo sono stati chiari e unanimi: non ci sono prove scientifiche che gli animali domestici possano trasmettere il virus.

Ora, nella fase 3, nel Rifugio trovano ospitalità gatti, rondini che ogni anno tornano per nidificare, picchi che trovano sicurezza tra le cavità degli alberi: alberi i cui frutti sono a disposizione dei visitatori.

«Riprendiamo dopo questi mesi di lockdown tutti i progetti Anpa che siamo stati costretti a interrompere, nel rispetto di quanto previsto dalle norme anti Covid - spiega la presidente Mariella Digirolamo -. Abbiamo iniziato con il progetto di accompagnamento all’adozione dei cani del Rifugio e di socializzazione dei cuccioli attraverso l’interazione con i bambini. È un progetto nato nel 2019, in questi giorni abbiamo accolto le famiglie adottanti che hanno avuto modo di conoscere tutte le esigenze di un cucciolo grazie a Daniela Laterza, educatrice e istruttrice cinofila con cui collaboriamo».

È già partito un altro interessante progetto, molto valido dal punto di vista pedagogico. Titolo: «L’arte di essere un cane». È un percorso didattico-culturale essenzialmente rivolto a bambini da 3 a 10 anni. Durante il primo incontro, i piccoli visitatori hanno avuto modo di interagire attraverso la lettura della fiaba «Un occhio verde e uno blu». Così hanno elaborato pensieri e disegni.

Non solo. «Tra qualche giorno - annuncia Mariella Digirolamo - partirà un bellissimo progetto pilota rivolto ai cani anziani per la cui realizzazione saremo affiancati e coadiuvati dalla dottoressa Valeria Ferri, referente regionale Siua, medico veterinario esperto in patologie del comportamento degli animali d’affezione, operatrice di zooantropologia assistenziale e di zooantropologia didattica, e dalla dottoressa Susanna Pacini, medico veterinario esperto in comportamento, addestratrice Enci (Ente nazionale cinofilia)».

Il comandamento, da queste parti, è adottare i cani «in modo consapevole e responsabile affinché a ognuno di loro sia data la possibilità di iniziare una nuova vita con il calore e l’amore di una famiglia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)