Scatta la «fase 2» anche sulla provinciale 84 per Rutigliano. Finito il lockdown anche per il sesso a pagamento, un mercato che sembra non conoscere alcuna crisi e che è ricominciato a fiorire, complice anche l’arrivo di temperature miti.
Bastava percorrere la «84» ieri mattina per rendersi conto della presenza di decine di giovani e giovanissime prostitute, pronte a offrire i loro servigi agli automobilisti di passaggio.
Le scene del mercato del sesso si stanno ripresentando puntualmente, più evidenti ed eloquenti di prima del periodo di clausura forzata imposta dalle norme anti contagio.
Ieri le ragazze, ora come allora, stazionavano lungo gli ingressi delle strade poderali, in una zona ricca di tendoni dell’uva regina.
Un business del corpo nel quale le sfortunate ragazze sono il terminale di una catena fatta di traffico di merce umana, di sfruttatori e di sfruttatrici che si arricchiscono a spese altrui. Ciò non toglie che in periodo di «fase 2» il rischio che il mercato del sesso comporta è decisamente alto non solo con riferimento al contagio da coronaviruso ma anche riguardo ad altre possibili patologie.
Senza dire che la presenza delle prostitute in abiti succinti è essa stessa un rischio di intralcio alla circolazione stradale, perché distraendo gli automobilisti o invitandoli a contattarle possono causare - involontariamente o meno - incidenti stradali anche gravi. Tra l’altro, la provinciale che collega Adelfia Rutigliano è percorsa ogni giorno da centinaia di tir e altri pesanti automezzi diretti alle attività imprenditoriali, non solo agricole, della zona.
In molti casi le giovani donne non sono italiane, provengono dai Paesi dell’Africa o dalle nazioni dell’Est Europa. Quasi mai - come dimostrano le numerose inchieste giudiziarie sul fenomeno - lavorano in proprio, semmai in genere «operano» alle dipendenze di qualche organizzazione che si arricchisce indegnamente con le prestazioni sessuali delle «lucciole» stesse. Le quali, attirate dal miraggio del sogno italiano, approdate nel nostro Paese si scontrano con una realtà fatta di schiavitù e mortificazione assoluta.