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Regionali Puglia: «Un candidato governatore leghista? Non basta far parte della comitiva del mojito»

 
Michele De Feudis

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Michele De Feudis

Regionali Puglia: «Un candidato  governatore leghista? Non basta far parte della comitiva del mojito»

Aldo Aloisi, consigliere regionale di Azzurro popolare, eletto nella lista di Forza Italia, chiede alla Lega chiarezza

Giovedì 06 Febbraio 2020, 18:53

07 Febbraio 2020, 16:52

BARI - «La Lega finora ha proposto nomi da scherzi di carnevale, come Massimo Casanova o il dirigente barese o leccese. Se il Carroccio ha candidati di peso li presenti velocemente. Non c’è tempo da perdere. Discutiamo di proposte concrete». Aldo Aloisi, consigliere regionale di Azzurro popolare, eletto cinque anni fa nella lista di Forza Italia con quasi 6mila preferenze, è spazientito per l’impasse che sta caratterizzando il centrodestra, e per questo chiede alla Lega chiarezza.

«Siamo impegnati con il nostro gruppo regionale, del quale fanno parte Lucio Tarquinio e Gigi Loperfido. Se ci sono accordi nazionali, su Fitto, si vada avanti. L’alternativa - chiarisce Aloisi - di Casanova non esiste: quanti consensi ha a livello personale? Alle europee ha preso circa 80mila preferenze. Quando Forza Italia era partito leader della coalizione, i candidati eletti viaggiavano vicini alle 250mila preferenze. Ora viene proposto Casanova. Non basta far parte della comitiva del mojito. Vogliamo gente che conosce il territorio e vuole lavorare per la Puglia. Non bastano gli interessi imprenditoriali o l’amicizia con Salvini per avere una investitura da candidato governatore».

Aloisi poi si rivolge ai leghisti: «Si devono assumere la responsabilità di non spaccare la colazione. Il centrosinistra è diviso e tocca a noi combattere per un risultato che mai come negli ultimi anni è alla nostra portata. Se poi il Carroccio dovesse imporre soluzioni non condivise, ci guarderemo intorno. Non possono dire che sono leghisti e sono migliori». Operativamente Aloisi sta valutando con il suo gruppo le prossime tappe verso le elezioni: sul tavolo c’è l’ipotesi di una lista Azzurro popolare o come alternativa l’adesione ad un partito centrista (Forza Italia) o alla lista del presidente.

L’indicazione di Fdi per Fitto convince, in conclusione, Aloisi: «Abbiamo sempre avuto una posizione concorrente con Raffaele ma ad oggi c’è un accordo nazionale e non ci sono altri nomi che possono mettere in discussione la scelta. Fitto sa fare campagna elettorale, sa amministrare, è una garanzia di competenza e di conoscenza del territorio. Come farebbe uno sconosciuto a interloquire con categorie e i gruppi civici?».

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