Lunedì 08 Settembre 2025 | 21:07

Altamura, nella discarica (abusiva) dell'azienda anche rifiuti speciali da Napoli

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Altamura, nella discarica (abusiva) dell'azienda anche rifiuti speciali da Napoli

Blitz delle Fiamme Gialle all'interno di una impresa della Murgia: era appena arrivato un camion da Acerra

Giovedì 28 Novembre 2019, 10:08

Una discarica abusiva sequestrata, una persona denunciata nell'ambito di una operazione della Guardia di finanza di Altamura. Tutto è partito dopo il pedinamento da parte dei militari di un camion che dopo aver imboccato una strada secondaria ha raggiunto il piazzale di una azienda di Atamura operante nel settore del «Recupero per il riciclaggio dei rifiuti solidi e biomasse».

L'attenzione dei finanzieri è stata attirata da una vera e propria montagna di rifiuti speciali, parte dei quali in pessimo stato di conservazione. Quando i militari sono intervenuti, prima di tutto per controllare lil carico del camion, hanno scoperto che proveniva da Acerra (Napoli) ed era destinato alla srl altamurama, e trasportava 8 tonnellate di materiale spugnoso.

Successivamente, la pattuglia ha esteso le attività di controllo all’impresa nel cui piazzale erano stoccati enormi quantitativi di rifiuti costituiti da materiale spugnoso misto a stracci, pellame e metallo, nonché legno, plastica, tubi, ferraglia, rifiuti derivanti da attività di autoriparazione e fili elettrici.

Quando i militari hanno chiesto la documentazione da cui risalire alla tracciabilità dei rifiuti, nonchè le autorizzazioni al trattamento, hanno ottenuto solo scarna documentazione attestante, peraltro, l’acquisto di un minimo quantitativo di materiale spugnoso.

Di conseguenza, i finanzieri hanno sottoposto a sequestro l’intera area di complessivi 1.400 metri quadrati, contenente oltre 1.050 tonnellate di materiale che è risultato avere natura di “rifiuto speciale”, e hanno denunciato a piede libero di «Attività di gestione di rifiuti non autorizzata» (punito con l’arresto da sei mesi a due anni e con l’ammenda da 2.600 a 26.000 euro) il responsabile dell’impresa che ora sarà tenuto anche ad effettuare le operazioni di rimozione, di recupero, smaltimento dei rifiuti, nonché di bonifica e di ripristino dello stato dei luoghi.

Tali operazioni saranno disposte con un’ordinanza del Sindaco del Comune interessato, che fisserà il termine entro cui provvedere, al termine del quale le operazioni saranno eseguite con costi a carico del responsabile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)