Sabato 06 Settembre 2025 | 23:22

Sorpresa in libreria lettori in crescita

 
Enrica Simonetti

Reporter:

Enrica Simonetti

Libri

Libri

Giovedì 15 Ottobre 2020, 16:43

Dovevamo risvegliarci migliori dopo la pandemia... il virus purtroppo non l'abbiamo sconfitto e l'ex ricoverato Trump troneggia dal balcone senza mascherina davanti a un popolo di tifosi rigorosamente no mask. Eppure – che sorpresa! - siamo lettori migliori, almeno in Italia, dove le perdite sconfinate del lockdown si stanno sanando almeno sul fronte della vendita di libri. Non ci credete? Gli ultimi dati del mercato del libro segnalano davvero una forte ripresa, quasi il segnale di una imprevedibile e capillare diffusione del virus della cultura dalle nostre parti, dove l'editoria è in affanno da sempre.

Un Covid-19 da lettura che può essere almeno di conforto: il libro è un amico fedele in tempi ombrosi, anzi come diceva Emily Dickinson “non esiste vascello che, come un libro, possa portarci in Paesi lontani, né cavallo che al galoppo superi le pagine di una poesia. E' questo un viaggio anche per il più povero, che non paga nulla; tanto semplice è la carrozza che trasporta l'anima umana”. E visto che si viaggia poco e che i confini del mondo sembrano essersi improvvisamente ristretti... evviva, il mondo alla fine legge, sogna e viaggia grazie alla meraviglia delle pagine sfogliate.

Quasi incredibili le cifre trionfalistiche fornite ieri dal Rapporto sullo stato dell’editoria, aggiornato a settembre 2020, dell’Associazione Italiana Editori-Aie: a metà aprile il settore perdeva con un terribile meno 20 e adesso la perdita si riduce dal meno 11 al meno 7%. E questo in un universo in cui tutti i settori piangono, grazie alla crisi, al virus, alle distanze e al silenzio di questo annus horribilis. I dati emergono alla viglia di un'apertura importante come la Fiera del Libro di Francoforte, il più importante appuntamento editoriale, che quest'anno sarà tutto online, per la prima volta, impedendo quello scambio di mani e di carta, quegli incontri fisici, quel fascinoso vagabondare tra titoli e copertine che fa parte del pianeta di amicizia che è il mondo della lettura. Ma si sa, se gli uomini non sono isole (commovente meditazione seicentesca di John Donne), in questa era lo devono essere, distanziati e, speriamo, meno ignoranti.

In ripresa la produzione, in ripresa il giro d'affari che torna ai livelli pre-crisi: che balzo in avanti. E c'è di più. Secondo le cifre, il fatturato complessivo è addirittura comparabile a quello delle pay tv; insomma, è una scalata.

Ma i miracoli non esistono. Se il mercato del libro si è ripreso dalla polmonite e respira finalmente, sarà pur merito di una rinata voglia di lettura, ma non soltanto. Pensate alle ultime misure varate a livello nazionale: fondi alle biblioteche che devono acquistare in librerie di prossimità, bonus-cultura ai 18enni e tanti altri provvedimenti capaci di ricompensare quella fatica del libraio, il cui eroismo è sicuramente evidente quanto quello dei sanitari in questa era di “caccia al Superman” del momento. Certo, adesso le difficoltà sono sempre maggiori, con lo stop agli eventi, con le presentazioni risicate e/o vietate, con i festival che si fanno sullo schermo. Per non parlare delle attività promozionali nelle scuole, altra attività impegnativa per librai-scrittori-docenti, le cui fila si trameranno, se si trameranno, con sempre maggiori impedimenti e restringimenti (tipo in sei a tavola, come per le feste secondo Conte!). I colossi del genere Amazon – spiega da Bari Maria Laterza, al vertice della storica Libreria – hanno scontistica che adesso si equipara a quella delle librerie e questo ha cambiato di molto le cose, anche nella vendita dei libri scolastici. Ergo: quando la politica si muove bene, i risultati si vedono.

Ergo: quando la politica prenderà a cuore il tema della vendita dei giornali (provate a cercarli in una stazione di servizio, sono scomparsi!) i risultati, se non sarà troppo tardi, si vedranno.

Per fortuna i libri fanno da traino per ogni tipo di cultura, di lettura e di dialettica. E poi, nella stagione delle distanze, volete mettere la bellezza del rapporto con il proprio libraio? La cura, la chicca introvabile, la scoperta, il classico, il no al predominio del bestseller, il bel libro che ci fa conversare con noi stessi... Spegnendo la Tv, tacendo la chat: puro gaudio, ben distanziato dall'uragano numerico della pandemia. Infettiamoci, di cultura.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)