BRINDISI - «Mi piacerebbe portare la Coppa America a Brindisi. Ci ha lanciato un messaggio, sono andato a vederla e mi è piaciuta». È quanto dichiarato al Corriere della Sera da Matteo De Nora, team principal di Emirates Team New Zealand. Ossia l’uomo che assieme a Grant Dalton ha scelto Barcellona per la finale della competizione. De Nora ha origini italiane, per la precisione pugliesi, e le sue dichiarazioni non sono affatto estemporanee. Infatti, già lo scorso anno Brindisi, tramite un comitato capeggiato dal presidente di Confindustria, Gabriele Menotti Lippolis, aveva avuto fitte interlocuzioni con De Nora per provare a strappare l’organizzazione delle World Series, ovvero i preliminari, che si sono svolti nell’ottobre del 2023; la città pugliese era l’unica candidata italiana, dopo la rinuncia di Cagliari. Alla fine la spuntò Jeddah, in Arabia Saudita. Smaltita la delusione, a Brindisi si è tornati a lavorare sottotraccia per ospitare le World Series della prossima edizione, in programma fra tre anni. Anche se il sogno è quello di far disputare in Puglia la finale. Matteo De Nora in estate avrebbe trascorso qualche giorno a Borgo Egnazia. Così, l’armatore di New Zealand è stato invitato dal comitato organizzatore locale a visitare Brindisi e il campo di gara, che hanno impressionato favorevolmente De Nora, come d’altronde ha confermato nell’intervista al Corriere della Sera. L’armatore ha chiesto di conoscere le condizioni meteo-marine di Brindisi nei mesi di settembre e ottobre e, una volta visionati, avrebbe fatto sapere al comitato organizzatore brindisino che il campo di gara è ottimale.
Davanti ci sono tre anni di tempo affinché il territorio si faccia trovare pronto. Il presidente di Confindustria Brindisi continua a crederci e spera addirittura nella scelta della città pugliese per la finale.
D’altronde, l’endorsement pubblico di De Nora rappresenta la giusta iniezione di fiducia per inseguire un sogno che il territorio accarezza da oltre un anno. L’impegno economico è rilevante. Occorrono non meno di otto milioni di euro per garantire l’organizzazione delle World Series. In caso di finale, invece, la cifra necessaria schizzerebbe a oltre 100 milioni di euro, ma in quel caso interverrebbero i grandi sponsor. Il giro d’affari che è connesso alla Coppa America che si sta disputando a Barcellona è vicino al miliardo di euro.
Uno studio della società indipendente Nielsen Sports ha invece valutato un ritorno economico per le World Series che è triplo rispetto all’investimento. L’impatto mediatico è stimato in 7,1 milioni di euro e l’impatto economico in 7,7 milioni, per un totale di quasi 15 milioni di euro. Basti pensare che gli equipaggi si allenano sul campo di gara per almeno dieci giorni. L’evento vanta una copertura mediatica internazionale eccezionale. Sognare non costa nulla. E se lo dice De Nora, è lecito farlo.