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Ospedaletto, tanto colore
nelle stanze del dolore

 
colori al pediatrico

Una disegnatrice Disney firma l'iniziativa del Rotary finanziata da Masmec

Martedì 23 Gennaio 2018, 09:45

di ANNADELIA TURI

BARI - Stelline bianche, personaggi dei cartoni disegnati intorno al macchinario, luci che variano dal rosso fuoco all’azzurro cielo. Colori e immagini che ricoprono pareti e macchinario per rendere meno traumatico per i piccoli l’esame della risonanza magnetica. È il nuovo volto del reparto di risonanza magnetica dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII.

Il progetto nasce dall’iniziativa «Coloriamo la gioia», voluto dal Rotary Club Bari Sud, interamente finanziato da Masmec, azienda barese di automazione, per un importo complessivo di 70mila euro. L’iniziativa, realizzata per la prima volta al Sud, è unica in tutt’Italia anche sotto il profilo scientifico. «Abbiamo colto quest’occasione perché avevamo già deciso di fare qualcosa per il sociale – ha spiegato l’ingegner Michele Vinci, presidente di Masmec - così come lo stiamo facendo per la cultura. Abbiamo analizzato questo progetto, su presentazione del Rotary Club Bari Sud. È piaciuto molto a livello aziendale e quindi l’abbiamo sostenuto. Sappiamo che la Regione ha intenzione di fare del pediatrico una struttura d’eccellenza: senza dubbio questa iniziativa costituisce un importante tassello».

A realizzare il lavoro, la designer internazionale Sally Galotti, già disegnatrice disney. «Da anni desideravo fare un intervento di questo genere soprattutto in una risonanza magnetica – spiega la disegnatrice - dove spesso i bambini hanno bisogno di essere sedati per fare l’esame. Abbiamo invitato in questi giorni alcuni bambini sani ad entrare. Il primo patto è stato traumatico poi hanno iniziato a fare a gara per entrare nel macchinario. Una realizzazione di questo genere senza dubbio facilita il lavoro tra operatori, bambini e genitori. Abbiamo quindi ideato due ambienti diversi: uno esterno e uno interno. Per l’interno ci siamo concentrati al massimo per soddisfare le esigenze di tutte le fasce d’età. La risonanza è stata ispirata al giocattolo di un bimbo ingrandito mentre nell’ambiente sono state realizzate costellazioni, con nomi in latino in uno stile più pittorico rivolto ai più grandi».

Soddisfatto dell’iniziativa il responsabile unità operativa semplice dipartimentale di radiodiagnostica ospedale Giovanni XXIII Giandomenico Stellacci. «È la prima realtà al sud Italia ed è una delle migliori in Europa che consente di far accedere tutti i bambini in un ambiente medico, a misura di piccoli – spiega Stellacci - cercheremo di ottimizzare questa struttura dando la possibilità anche ai bambini che non sono ricoverati di utilizzare questa attrezzatura. È nostra intenzione avviare anche un progetto di ricerca in cui si debba migliorare l’intervento psicologico sui bambini che potranno venire qui e sentirsi in un ambiente familiare. Questo progetto di ricerca, già avviato, è stato consegnato al ministero della sanità affinché possa diffondersi in tutt’Italia».

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