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Nuovo progetto
di Enel
per centrale a Bari

 
Rita Schena

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Rita Schena

centrale enel bari

Martedì 05 Luglio 2016, 15:03

06 Luglio 2016, 14:56

BARI - L’ex centrale termoelettrica Enel di via Bruno Buozzi a Bari sarà riqualificata e restituita alla città come uno spazio che istituzioni e cittadini insieme sceglieranno come riempire e destinare. Il progetto «Futur-E» di Enel coinvolge il Comune e il Politecnico di Bari in un percorso per la rigenerazione urbana di spazi industriali dismessi. Si tratta di un progetto avviato da Enel in 23 siti industriali dismessi in tutta Italia e che parte da un momento di ascolto, come quello organizzato oggi nella centrale barese.

Gli studenti di Architettura del Politecnico, coordinati dalla professoressa Antonella Calderazzi, hanno già elaborato 19 progetti di riqualificazione della centrale di via Bruno Buozzi, raccolti in una mostra, che propongono un frantoio sociale, spazi di co-working, belvedere sulla città, una accademia di moda e design, un centro ricreativo e una cittadella dello sport, anfiteatro, una città delle scienze e un parco urbano. Questa fase di ascolto e confronto di concluderà entro l’anno e nel 2017 sarà bandito il concorso di idee per la rigenerazione della struttura ampia 8 ettari, nata negli anni '50 e dismessa nel 2013 a seguito di un incendio.

All’incontro di presentazione di «Futur-E» hanno partecipato l’assessore all’Urbanistica del Comune di Bari, Carla Tedesco, il presidente Ance Beppe Fragasso, il capo dipartimento sviluppo economico della Regione Puglia Domenico Laforgia, il rettore del Politecnico Eugenio Di Sciascio e, per Enel, società promotrice dell’iniziativa, il responsabile del progetto Matteo Bettini.
«L'esigenza è stata quella di trovare una risposta di tipo strutturato - ha detto Bettini - ad un problema che può diventare una opportunità. Oggi molte centrali che hanno fatto il passato industriale in Italia, di fatto non sono più necessarie per la produzione energetica. Enel ha quindi deciso di dare a questi siti assi comuni di progetto che sono la sostenibilità ambientale, sociale ed economica con proposte di riqualificazione. La centrale in passato ha prodotto ricchezza. L'auspicio di Enel - ha concluso Bettini - è creare qualcosa che sia sostenibile economicamente, che dia lavoro, crei indotti e che sia innovativo».

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