Martedì 21 Ottobre 2025 | 14:42

«Sul palco senza troppi calcoli, ogni concerto è sempre diverso»: Ermal Meta in tour tra musica e teatro

«Sul palco senza troppi calcoli, ogni concerto è sempre diverso»: Ermal Meta in tour tra musica e teatro

 
Bianca Chiriatti

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Bianca Chiriatti

NON TOCCARE ERMAL META

L'11 aprile tappa al «Verdi» di Brindisi. Nel mezzo il ritorno al timone del Concertone del Primo Maggio con Noemi e BigMama, e il secondo romanzo, «Le camelie invernali»

Giovedì 10 Aprile 2025, 10:49

11 Aprile 2025, 09:03

«Devo confessarlo: durante la prima data di questo tour mi sono concentrato a osservare il pubblico. Ero curioso di vedere la reazione, perché questo spettacolo si basa molto sull'improvvisazione e l'interazione». Parla emozionato Ermal Meta, che dal 28 marzo scorso è partito con un nuovo giro sui palchi dei teatri più belli d'Italia, con tappa al Teatro Verdi di Brindisi stasera, 11 aprile. Ed è un momento davvero ricco per il cantautore: oltre allo spettacolo, che unisce musica e teatralità, è stato ufficializzato il ritorno sul palco del Concertone del Primo Maggio di Roma (lo condurrà per il secondo anno consecutivo insieme a Noemi e BigMama), e il 13 maggio uscirà «Le camelie invernali», il suo secondo romanzo.

Come sono andate le prime date, qual è il suo stato d'animo?

«Oltre ogni aspettativa. Quando presenti una cosa così intima e rarefatta non ci sono troppi calcoli da fare, non si sa come reagiranno le persone. È un percorso particolare, tutte le canzoni sono legate in un humus sonoro da cui emergono come onde dal mare, e quelle che andavano "bene" per questo tipo di percorso si sono scelte da sole».

Da qui anche la scenografia che svela il suo camerino dietro le quinte?

«Assolutamente. È stata una decisione che ho preso insieme a Davide Antonio Pio, che condivide il palco con me nella doppia veste di musicista e regista. È una performance che si basa totalmente sull'improvvisazione: non siamo capaci a scrivere dialoghi, ma alla fine succede anche con le canzoni, non esistono due concerti uguali. Certo ci sono le scalette, le fondamenta dei brani, ma gli episodi musicali sono sempre diversi. E questo provoca una bella tensione positiva. Tra l'altro, per esempio, ho avuto l'idea di portare con me in giro un synth modulare, che va accordato manualmente, si deve riscaldare... Non ci facciamo mancare niente, ma non faccio mai calcoli, vado avanti, e le persone stanno apprezzando».

Visto che l'ha nominato, come è nata la collaborazione con Davide Antonio Pio?

«È una storia che non ho ancora raccontato: ci siamo conosciuti durante una delle presentazioni del mio primo libro, "Domani e per sempre". L'organizzatore di un festival letterario gli aveva proposto di farmi da relatore, e lui all'inizio non voleva, era perplesso sull'idea dei "cantanti che scrivono libri". Poi si è convinto, e tra noi si è costruito un bel rapporto, tanto che l'ho invitato da me, in Puglia. Gli ho detto che mi sarebbe piaciuto scrivere uno spettacolo teatrale insieme a lui, e casualmente nello studio ho un pianoforte. Ha cominciato a suonare e ho scoperto che era anche un musicista. Diciamo che lo spettacolo si è trasformato in qualcos'altro, ma va benissimo così».

La scrittura, comunque, fa parte di lei, visto che arriva il secondo libro...

«Sono davvero soddisfatto, mi piace molto fermarmi a scrivere. Mi appassiona, offre libertà, spunto di parlare di cose che non riesci a inserire nelle canzoni, per limiti di timing, di spazio...».

E poi la tv, torna sul palco del Primo Maggio nelle vesti di conduttore.

«Diciamo che ci provo! Scherzi a parte, sono contento di questa cosa, mi sento molto onorato di questa nuova chiamata. L'anno scorso, devo ammetterlo, ero terrorizzato».

Ma è stato bravo a non farlo vedere.

«So mascherare! Alla fine chi fa questo mestiere deve imparare un po' a dissimulare, altrimenti salendo - per esempio - sul palco dell'Ariston a Sanremo mi sarei accucciato in un angolo a piangere. Diciamo che per un evento come il Primo Maggio sento addosso una bella responsabilità. E devo prepararmi una nuova "Hallelujah", in caso di pioggia. Rispolvererò il repertorio».

La sua fan più grande, però, è la piccola Fortuna (è diventato papà da quasi un anno, ndr.)

«Ha stravolto completamente tutto, ogni cosa che faccio è dedicata a lei, ha uniformato i miei pensieri. La penso anche quando sono sul palco, non vedo l'ora di rivederla. Poi è vero, si fanno le nottate, stamattina alle 6 ero sveglio, ma ne vale sempre la pena».

IL CALENDARIO DEL TOUR

11 aprile 2025 Brindisi - Teatro Verdi;

12 aprile 2025 Rende (Cs) - Teatro Garden;

14 aprile 2025 Napoli - Teatro Bellini;

17 aprile 2025 Firenze - Teatro Puccini;

18 aprile 2025 Ancona - Teatro Delle Muse;

19 aprile 2025 Riccione – Palazzo dei Congressi;

24 aprile 2025 Thiene (VI) – Teatro Comunale di Thiene;

26 aprile 2025 Milano - Teatro Carcano;

30 aprile 2025 Torino - Teatro Colosseo;

3 maggio 2025 Brescia - Teatro Dis_Play;

5 maggio 2025 Bologna - Teatro Duse;

8 maggio Trento – Teatro Auditorium Santa Chiara;

16 maggio Pordenone – Teatro Verdi

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