Un format dal vivo che diventa un EP: è la nuova idea del cantautore salentino Cortese, che ha trasformato il suo progetto «Living Room» in un lavoro discografico uscito il 6 dicembre per Indaco Records. Prodotto da Molla, è composto da sei tracce, inclusi due inediti, «Do Re Mi» e «Palla al Centro», e nasce dal giro di concerti che Cortese ha iniziato a proporre alla fine del 2023 per portare in giro le sue canzoni in una dimensione acustica e intima, in location inusuali, salotti, cortili, terrazze, dimore storiche. Anche gli strumenti utilizzati non sono comuni, tastiere a pile, percussioni di fortuna, ukulele, e sono occasioni utili per «spogliare» le canzoni, ricostruirne l'essenza e scoprire il significato che c'è dietro.
L'idea di trasformare tutto questo in un disco c'era all'inizio o è arrivata strada facendo?
«È arrivata durante il percorso. Nel format live abbiamo portato in giro le mie canzoni, alcune edite e altre inedite che eseguivamo in anteprima per il pubblico che di volta in volta ci trovavamo davanti, in modalità house concert. Ci siamo esibiti in salotti, case di privati davanti a trenta persone, dimore storiche, palazzi baronali, cortili e terrazze. Abbiamo suonato di tutto, pianoforti veri, tastierine a pile, ukulele, percussioni di fortuna. Quindi dopo l’estate ho pensato che quel concept non poteva restare solo un’idea per uno spettacolo dal vivo: da lì l’idea di renderlo un “salotto digitale” per alcune mie canzoni. Ma non solo, perché non resterà neanche soltanto un EP».
Quel pubblico cosa le ha dato a livello di ispirazione?
«In un periodo preciso di questo 2024 mi ha ridato nuova linfa e ispirazione. Vedere che c’è gente ancora ben disposta ad un ascolto attento e silenzioso e che ha ancora voglia di musica palpabile, di portare a casa un cd, pur non essendo io un artista mainstream, mi ha rincuorato e stimolato molto».
Il fil rouge delle canzoni sono le varie sfaccettature dell'amore...
«L’amore da sempre è stato il cuore delle mie canzoni, è lui che traccia il percorso nella mia produzione. In questo disco, però, in ben due tracce non racconto l’amore verso un’altra persona, ma parlo del mio rapporto con la musica e i sogni, ma sempre di amore turbolento si tratta».
Il disco è prodotto da Molla: che significa lavorare con una persona così poliedrica come lui?
«Lo dice la parola stessa, il suo nome d’arte, lui è sempre carico “a molla”. Veloce e reattivo nei tempi di produzione e di reazione come piace a me, e capace di regalare facilmente entusiasmo necessario».
Quali sono ora i prossimi progetti, cosa la attende per questo anno in arrivo?
«Le tracce dell’EP saranno inglobate nella tracklist di un CD digipack dal titolo “Cortese Living room - L’album” insieme ad altre sorprese legate alla mia produzione più recente, copie fisiche che saranno disponibili per l’acquisto durante i miei appuntamenti live. E proprio i concerti saranno tanti».
















