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I Black Eyed Peas in concerto a Lecce: «Innamorati dell'Italia»

 
Bianca Chiriatti

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Bianca Chiriatti

NON TOCCARE Black eyed peas

L'intervista alla band planetaria: «L'industria musicale cambia, ma il contatto con le persone no»

Venerdì 04 Agosto 2023, 12:30

Sei Grammy Awards, 35 milioni di album venduti, quattro speciali date estive in Italia, di cui una in Puglia: sono i numeri dei Black Eyed Peas, trio che negli ultimi venticinque anni e oltre ha fatto la storia della musica pop e che dopo il trionfo, a luglio, di Torino e Ferrara, sarà sul palco dell'Oversound Music Festival di Lecce domenica 13 agosto (ore 21.30 al PalaLive) e a Olbia, il giorno dopo, per il Red Valley Festival. Le date del tour italiano sono prodotte da Vivo Concerti, e i biglietti sono in vendita online su vivoconcerti.com e in tutti i punti autorizzati.

Influenze tra hip-hop, pop ed elettronica, alcuni singoli dei Black Eyed Peas (formazione composta dai californiani Will.I.Am, Apl.De.Ap e Taboo) sono diventati pietre miliari della musica contemporanea, da «Where is the love?» a «Shut up», da «Let’s Get It Started» e «I Gotta Feeling». Il loro ottavo album in studio, «Translation», certificato platino in Italia, ha ottenuto un successo internazionale anche grazie alle collaborazioni con J Balvin, Ozuna, Maluma, Shakira, Nicky Jam e Tyga.

Siete una band con una carriera lunghissima: quali i vantaggi e svantaggi di lavorare con le stesse persone per tutto questo tempo?

«Ci conosciamo bene dai tempi del liceo, abbiamo costruito insieme i Black Eyed Peas nel 1995. Non ci sono svantaggi perché siamo un gruppo di lavoro molto solido, in cui il rispetto e l'amicizia sono al primo posto. Ogni decisione viene presa insieme e, anche nei rari casi in cui litighiamo su qualcosa, affrontiamo la discussione fino a trovare una soluzione. Ci sentiamo molto fortunati».

Quattro date in Italia, a cosa è dovuto tanto affetto nei confronti del nostro Paese?

«Amiamo la cultura italiana! C’è sempre una bella energia, abbiamo fatto molti viaggi in Italia e siamo sempre alla ricerca di nuove occasioni per visitarla. La nostra prima volta a Sanremo è stata nel 2004, l'accoglienza e gli applausi del pubblico sono stati straordinari. Ecco perché siamo stati onorati di partecipare di nuovo quest'anno: essere parte di un festival che seleziona la voce dell'Italia all'Eurovision è speciale, tutto il talento presente su quel palco è impressionante. In Puglia poi ci siamo stati già in passato, ma non vediamo l'ora di rivedere Lecce e costruirci nuovi ricordi».

Come scegliete le canzoni in scaletta considerando la vostra lunga carriera?

«La scelta dei brani è molto semplice, ci basiamo sulle hit che hanno segnato il nostro successo e che il nostro pubblico ama di più. In fondo suoniamo per loro, è sempre bello accontentarli».

Il vostro ultimo album, «Elevation», uscito nel 2022, è ricco di featuring: qual è il rapporto con gli altri artisti, soprattutto i più giovani?

«Ci piace collaborare con artisti diversi. Avere due ospiti speciali, Shakira e David Guetta, che hanno lavorato con noi per "Don't You Worry", è stato uno dei tanti momenti salienti di "Elevation". Ma è stato divertente e stimolante anche avere a che fare con giovani superstar come Anitta ed El Alfa».

Dal debutto a oggi, vi sentite cambiati come musicisti, considerando anche il progresso tecnologico del settore?

«Abbiamo sempre continuato a esplorare nuovi generi, a creare musica che riflettesse ciò che accade nella società. Ci piace pensare che non esista una sola versione o un solo suono dei Black Eyed Peas. Ogni album è molto diverso e si evolve con l’evolversi dei tempi. Nei primi anni 2000 abbiamo incorporato il potenziale della musica dance elettronica nel nostro sound, e oggi ci siamo allargati alle collaborazioni latine: si tratta davvero di tenere la mente e l'orecchio aperti».

Qualcosa sul vostro rapporto con i fan di tutto il mondo, cosa avete costruito di così speciale con loro?

«Esibirsi dal vivo è uno dei momenti che più amiamo dell'industria musicale. Molte cose sono cambiate, come il modo in cui le persone consumano e interagiscono con la musica, dal CD ai servizi di streaming. L'unica cosa che è rimasta costante è l'amore e l'energia che proviamo in tour: non c’è sensazione più gratificante di interagire con la nostra comunità di persona. Non saremmo dove e chi siamo oggi senza il sostegno del pubblico: amiamo i nostri fan e i Peabodies di tutto il mondo».

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