È uscito lo scorso 25 giugno “Estate In Salento”, il nuovo singolo dei Tarantola, band reggae londinese fondata dal salentino Mauro Lacandia, che riunisce musicisti provenienti da Italia, Brasile, Grecia e Svizzera. Un brano che nasce lo scorso agosto da una curiosa iniziativa di Mauro, fondatore della band e autore dei brani, che invita le persone attraverso i social a descrivere cosa amano del Salento. In poche ore riceve numerosi messaggi di amici e follower che lo descrivono evidenziando tutta una serie di elementi che rendono questa terra unica. Ecco cosa ci ha raccontato lo stesso Lacandia, salentino doc. (il padre è di Erchie, la madre di Trepuzzi), ormai in pianta stabile a Londra: «Mi sono trasferito per studiare songwriting, ma mi sento ancora legato alla mia terra d'origine - confessa - il Regno Unito è la parte del mondo che mi aiuta a sviluppare la carriera, ma sarebbe un sogno riportare a casa tutto quello che ho imparato».
Tornato in Italia dopo una piccola disavventura, Mauro ha capito poi di aver bisogno di entrambe le cose, portare le sue radici sempre con sé, ma anche di crescere e vedere persone di tutto il mondo: «Ecco perché ho pensato di creare i Tarantola. Siamo per la maggior parte italiani, ma anche da Svizzera, Brasile, Cina, Turchia, gente che si è alternata, abbiamo cercato di portare diverse sonorità nelle parti del mondo e unirle con la nostra tradizione». E l'ultimo è un brano che è nato dai social: «Pensavo che la gente mi rispondesse parlando di club a Gallipoli e divertimento, invece ho ricevuto immagini che descrivono l'anima semplice di questa terra, il mare, il paesaggio, la natura. In fondo il Salento è un posto che rimane quasi fermo nel tempo, ma allo stesso tempo da qui sono passate popolazioni e culture che hanno fortemente influenzato musica, tradizioni, costumi, quindi è terra di grande cambiamento».
Per il momento la carriera di Mauro è a Londra, ma cerca di progettarne una anche in Puglia: «Ho iniziato a insegnare songwriting all'università, ma mentre nel Salento riesci a sentirti felice anche con cose semplici, in una grande città sei uno dei tanti, e devi accettarlo, c'è più competizione. A Londra però siamo molto amati: all'inizio non lo pensavo, poi al primo concerto c'era gente che urlava e ballava, ripeteva le frase nel nostro dialetto pur non comprendendone il significato, c'è sempre tanta energia. Infatti a settembre, se la situazione Covid lo permetterà, faremo qualcosa, ma quest'estate che passerò a casa non mancherà qualche apparizione tutta pugliese».