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La lettera del marito della Raggi

 
Giovanni Panza

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Giovanni Panza

Lunedì 27 Giugno 2016, 17:06

La lettera del marito di Virginia Raggi, "ti proteggerò da lontano" mi ha ricordato, nei toni, il testo di La Cura, noto brano di Franco Battiato.
"Sarò sempre accanto a te".
Un marito devoto "saluta" la moglie dal suo "blog" sapendo che adesso avrà molto da fare. Il rapporto potrebbe soffrirne? No, perché secondo me la qualità è preferibile alla quantità.
In realtà il testo di Battiato, che ho citato, si adatta a perfezione alla nuova vita della Raggi, in particolare quando recita: ti proteggerò dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Spiego: la brava Virginia nel governare ex novo e risolvere situazioni di degrado pregresso, avrà molte difficoltà. Sarà "turbata", ma anche decisa ad agire.
E ancora: "ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza". Nel brano di Battiato, adattato alla nuova mansione della Raggi, il marito dovrà portare il silenzio (non intromettendosi negli affari della consorte) e ovviamente tanta pazienza, ingrediente d'obbligo per chi affianca un personaggio pubblico, impegnato nel governo di una città così grande e complicata, ma nello stesso tempo meravigliosa, come Roma capitale.

Romolo Ricapito, Bari

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