MARTINA FRANCA - «Appena ho la possibilità mi metto in ferie e vado a parlare ai ragazzi, a spiegare loro la non convenienza a delinquere». Così il Capo Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, che ieri pomeriggio a Martina Franca ha incontrato una marea di giovani all’interno dell’atrio del Palazzo Ducale.
Assieme a lui c’era Antonio Nicaso, docente di Storia della criminalità organizzata presso la Queen’s University in Canada e storico delle organizzazioni criminali, uno dei massimi esperti di “ndrangheta” nel mondo, con cui Nicola Gratteri ha scritto numerosi libri.
Ne è venuto fuori uno straordinario momento di confronto sui temi della legalità e del contrasto alle mafie, con un magistrato che, con enorme coraggio e spirito di servizio, ha fatto della lotta alla criminalità organizzata una missione di vita.
Non ci sono territori immuni dalla mafia e Gratteri lo ha confermato: «se noi andiamo a valutare le sentenze definitive per processi di mafia sui territori, possiamo dire che ci sono territori immuni. Ma se vogliamo essere realisti e andiamo sul piano sostanziale, a vedere di fatto il livello di vita della gente e il fiume di cocaina che arriva sui territori, è difficile pensare a territori immuni». Il Procuratore Nicola Gratteri si è soffermato a rispondere alle domande dei bambini e degli studenti, parlando della sua vita privata, profondamente condizionata dalla presenza costante della sua scorta e delle limitazioni alla sua libertà personale. Ha fatto un grande encomio alle forze di Polizia, senza sottrarsi alla discussione sul tema dell’utilità delle intercettazioni telefoniche e ambientali e ai relativi costi sociali ed economici sul bilancio dello Stato, parlando anche del rapporto tra mafia e politica. «Un’intercettazione telefonica - ha detto Gratteri - costa 3 euro al giorno, cioè due caffè in un bar normale, con questo costo è possibile intercettare una persona per 24 ore».
«Siamo onorati della visita del dottor Gratteri e del professor Nicaso a Martina Franca, soprattutto per il profilo di altissimo livello di entrambi da un punto di vista culturale e sociale», hanno detto il sindaco Gianfranco Palmisano e l’assessore alle attività culturali, Carlo Dilonardo. «La comunità ha avuto modo di confrontarsi con tematiche legate alla legalità, allo spirito di sacrificio e di servizio di coloro che lottano contro la criminalità organizzata». Gratteri è uno dei magistrati più esposti nella lotta contro la ‘ndrangheta. Ha indagato sulla strage di Duisburg e sulle rotte internazionali del traffico di droga. Nicola Gratteri e Antonio Nicaso analizzano la ‘ndrangheta 2.0, sempre più collusiva e sempre meno violenta, e i suoi rapporti con i centri di potere economico, politico e finanziario, con la massoneria deviata, con il narcotraffico, con il «deep web» e con i social network.