MOTTOLA - Uno scrigno pieno di bellezze artistiche si nasconde a Mottola: ecco le chiese rupestri, rinominate le Grotte di Dio. Il nome si ispirava al titolo di un articolo, datato 1987, tratto dalla rivista “Bell’Italia” e dedicato alle chiese rupestri di Mottola più belle. Ritenuto piuttosto accattivante, fu adottato per promuoverle turisticamente.
Le quattro chiese rupestri di Mottola più importanti per architetture e affreschi – databili dall’XI al XIV secolo – da visitare sono:
Santa Margherita o Marina per gli orientali, patrona delle gestanti, Sant’Angelo, unica nel suo genere in Italia perché a due piani, San Nicola di Myra, che conserva uno dei più antichi affreschi del Santo taumaturgo e, infine, San Gregorio, un vero gioiello d’architettura sacra scavata. (Foto Ugo Sbisà)
I siti archeologici sono databili dall’XI al XIV secolo
Martedì 28 Gennaio 2020, 20:24