Venerdì 05 Settembre 2025 | 23:48

Ad Acquaviva, Milano, Roma e Firenze appaiono una serie di manifesti (anche in dialetto): è il concept di Caro Diario

 
Graziana Capurso

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Graziana Capurso

Si tratta di un progetto ideato dal fotografo pugliese Domingo Nardulli che si basa sulla reinterpretazione di un diario personale: pubblico, visivo e partecipativo. Obiettivo sensibilizzare le relazioni personali e interpersonali con una serie di messaggi

Mercoledì 30 Aprile 2025, 17:40

17:45

BARI - Nelle vie di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, sono già visibili ma a breve si potranno vedere anche a Milano, Roma e Firenze: ecco una serie di manifesti con immagini d'impatto, frasi (in dialetto) e un Qr Code. È un attacco d'arte creativo messo in campo dal fotografo pugliese Domingo Nardulli con il progetto Caro Diario, una raccolta di una serie fotografica concettuale che combina immagini quotidiane e intime con testi emotivamente carichi, presentati sotto forma di manifesti affissi in spazi urbani.

«Il contrasto tra la semplicità degli oggetti (come un piatto di pasta, un telefono, un giocattolo) e la profondità dei messaggi (“Torneremo a sorridere”, “Ti ho lasciato un po’ di pasta in bianco”, “Nessuno Fallisce” ) crea un effetto dirompente e poetico, capace di coinvolgere lo spettatore emotivamente nel tessuto urbano - spiega Nardulli - le frasi sono spesso intime, semplici dichiarazione d’amore nostalgiche o colloquiali, e alcune sono scritte in dialetto, suggerendo un forte legame con il territorio e le sue radici culturali».

«La scelta delle città – Acquaviva delle Fonti, Milano, Roma e Firenze – unisce centri piccoli e grandi in un dialogo nazionale, rendendo il progetto accessibile a pubblici diversi. Caro Diario vuole essere una reinterpretazione di un diario personale: pubblico, visivo e partecipativo. Il progetto consiste nel sensibilizzare i rapporti umani e le relazioni personali e
interpersonali», aggiunge il fotografo.

L'esposizione durerà 10 giorni con 20 manifesti differenti per città, composti da foto personali in pellicola e breve testo di accompagnamento. Un bicchiere lasciato su un tavolo, una ruota panoramica che si staglia contro il cielo, un vecchio telefono SIp, scene semplici, frammenti quotidiani, ma carichi di significato e metafore.

«Caro Diario è un progetto visivo che ha come intento di portare nelle strade di Acquaviva delle fonti, il mio paese natale, Milano, Roma, Firenze, un’intimità universale. Queste affissioni rappresentano il primo capitolo di un viaggio più ampio: una raccolta di circa 140 fotografie di vita quotidiana che prenderanno forma in una prossima mostra, una biografia visiva che racconta ciò che spesso passa inosservato, ma che costituisce l’essenza di ciò che siamo. Il QR code sulle immagini, sarà l’atterraggio a una landing page per un introduzione al secondo capitolo della mostra indoor prossimante a Milano.

Caro Diario non è solo un’esposizione fotografica, ma un invito alla città a fermarsi, osservare e riscoprire il valore delle piccole cose. Per i cittadini, è un’occasione di connessione emotiva e di bellezza quotidiana. Per i comuni, è un’opportunità per rendere le città una galleria d'arte a cielo aperto, in cui la fotografia diventa strumento di cultura, inclusione e valorizzazione sociale e urbana.

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