San Cataldo (Lecce) – Un gesto semplice, un sogno grande. È questa la storia che arriva da una spiaggia pugliese, dove un uomo, Francesco Giuseppe Zurlo, di Lecce, ha fatto un ritrovamento davvero inaspettato. Sulla battigia di San Cataldo, nei pressi della riserva naturale delle Cesine, il suo sguardo è stato catturato da una piccola bottiglia, sigillata e sospinta dalle onde fino alla riva.
Dentro, un tesoro inestimabile: due bigliettini, scritti a mano da due bambine francesi, una di 10 e l’altra di 13 anni. Un messaggio, riportante data 8 agosto 2024, lanciato al mondo, un appello alla speranza, affidato al capriccio delle correnti marine, proprio nell’era della comunicazione mordi e fuggi, dove ogni pensiero è affidato alla velocità di un click.
Le piccole autrici di questo messaggio, con la semplicità e la purezza che contraddistingue l’infanzia, hanno espresso un desiderio universale: la pace. Hanno sognato un mondo senza guerre, senza conflitti, un futuro migliore per tutti. E hanno affidato questo loro sogno a una bottiglia, mentre la nave da crociera che le ospitava attraversava le acque del mare Adriatico, con la speranza che potesse raggiungere qualcuno di speciale, in un luogo lontano e in un tempo indefinito.
Tra le righe delle loro parole, si legge la preoccupazione per le guerre in Ucraina e Gaza, conflitti che, nonostante la giovane età, hanno toccato la loro sensibilità e la loro coscienza: “Si cette lettre est retruovée dans longtemps, j’espere que le monde ou on vit aujourdhuì serà meilleur. J’espere que la guerre an Ukraine sera terminée, tout comme la guerre à Gaza” (Se questa lettera verrà ritrovata tra molto tempo, spero che il mondo in cui viviamo oggi sarà un posto migliore. Spero che la guerra in Ucraina sarà finita, proprio come la guerra a Gaza). Il pensiero delle ragazze è rivolto anche al riscaldamento globale e sperano “che finalmente si faccia qualcosa”.
Francesco Giuseppe Zurlo, commosso dal ritrovamento, ha deciso di rendere pubblica questa storia, per invitare tutti a riflettere sul significato profondo di questo gesto: “La storia di questa piccolissima bottiglia che ha attraversato il mare per approdare su una spiaggia pugliese, è un simbolo di speranza. Un monito a non perdere mai la fiducia nel futuro, a credere che un mondo migliore sia possibile”. “Era improbabile che questo messaggio giungesse a un destinatario, che arrivasse integro, impossibile!”. A Francesco Giuseppe piacerebbe che “le bambine fossero messe a conoscenza del ritrovamento, attraverso gli indirizzi mail dalle stesse scritti, e che si potessero organizzare incontri nei plessi scolastici leccesi, per ricordare che la pace è un bene prezioso, da difendere e promuovere ogni giorno”.