Mercoledì 12 Novembre 2025 | 05:39

Gin, vodka e migliaia di alberi piantati: l'idea di Ed e Ivo, due inglesi in Salento VIDEO

Gin, vodka e migliaia di alberi piantati: l'idea di Ed e Ivo, due inglesi in Salento VIDEO

 
Fabiana Pacella

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Fabiana Pacella

I due giovani imprenditori trasformano il brindisi in riforestazione: «Per ogni nostra bottiglia piantiamo un nuovo albero»

Mercoledì 12 Novembre 2025, 04:00

C’è un’elegante quiete nella campagna di Palmariggi (Lecce), dove il vento fa scricchiolare le foglie degli ulivi e l’orizzonte è un’orchestra di campi, pietra leccese e cielo. In questo lembo di Puglia vera si è vissuta un’esperienza che unisce la concretezza del lavoro agricolo con la leggerezza del brindisi sostenibile. Arrivati da Londra, i giovani Ed Faulkner e Ivo Devereux della Sapling – brand inglese che produce vodka e gin “climate-positive” — hanno messo le mani nella terra di Secolario. E qui, tra ulivi e muretti a secco, hanno trovato molto più che un set fotografico: hanno vissuto l’idea di un lusso etico.

La masseria di Raffaele e Giorgia, imprenditori dell’olio e della pietra leccese, è un ecosistema: agricoltura, ospitalità, cultura, enogastronomia. Ogni angolo trasuda resilienza. E quando la new generation UK ha incontrato la tradizione locale, è sembrato che il gesto del piantare alberi (uno per ogni bottiglia “One Bottle, One Tree”) non fosse solo un claim, ma un’azione radicata.
Un passo indietro, prima di arrivare al futuro: nel 2017 un devastante incendio ha distrutto oltre 150.000 alberi sulla costa occidentale della Scozia. Tra i volontari impegnati nei progetti di riforestazione c’erano Ed e Ivo, che presto si accorsero di quanto fosse difficile coinvolgere abbastanza persone. Per incentivare i partecipanti decisero di organizzare un cocktail bar a fine giornata, trasformando l’esperienza di piantumazione in un momento di festa: di giorno si piantavano alberi, di notte si brindava insieme. Sapling nasce così.

«Sostenibilità, rigenerazione, riforestazione, unione delle competenze di vecchie e nuove generazioni. Tutto questo ci sta a cuore – spiega Faulkner -. Abbiamo 40-50 progetti in Inghilterra, a Londra, Bristol e quando abbiamo investito in Italia era un momento molto importante, la Puglia che viveva il dramma della Xylella. Abbiamo piantato oltre 100 alberi ma il progetto continua. Siamo a sud di Lecce ma già nel Brindisino, a San Pancrazio, abbiamo avviato una collaborazione con un contadino che si chiama Tonino. Un progetto piccolo ma bellissimo». Di quella lentezza si sono innamorati i genitori di Ed, che passano ormai sei mei dell’anno a Fasano.

Cosa è accaduto, invece, in questi giorni a Palmariggi? Farmers provetti, inglesi e italiani, insieme hanno ascoltato la terra, piantato alberi di leccino resistente alla Xylella, mandorli, limoni e melograni raccolto erbe selvatiche nei campi, passeggiato tra vigne e uliveti. Ogni gesto – zappa, radice, foglia – ha significato “essere parte”. Non osservatori ma attori.
E poi il convivio, a tavola. «Dove sono nati legami reali e belli, sull’onda lunga dell’amore per la semplicità» le parole emozionate di Raffaele Cazzetta.

Degustazioni e pranzi sociali in serra, con l’odore della terra rossa, in cui l’olio di famiglia d’oliva, il vino non commercializzato all’esterno, hanno accompagnato piatti antichi e nuove evoluzioni gastronomiche. Le sedie intorno al tavolo si sono fatte cerchio generazionale: giovani e meno giovani, inglesi e italiani, chef, bartender, narratori, imprenditori e artisti, sotto la regia di Francesca Louise Cullen, madre sarda, padre inglese e amore leccese.
Le cene sono state un altro racconto: luci calde, tavoli lunghi, il grande camino, la cucina della masseria e il talento, per il gran finale, l’estro ricercato del giovane chef Leonardo D’Ingeo con piatti vegetali, materie prime locali, erbe selvatiche raccolte tutti insieme poche ore prima nelle campagne circostanti, cocktail creati con gin, vodka e foglie, frutti, botaniche salentine – per raccontare il territorio in un bicchiere.
«Abbiano piantato oltre 500mila nuovi alberi, il nostro obiettivo entro il 2027 è di arrivare a un milione», promettono Ed e Ivo.
In un mondo che corre, c’è chi ha scelto di fermare il tempo. Di ascoltare la terra prima di servirla. Di brindare non per dimenticare, ma per ricordare: che ogni sorso, ogni piatto, ogni albero piantato può essere un gesto di cambiamento.
E allora, fate l’amore, piantate alberi. Anche nel Salento, anche ora.

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