Sabato 06 Settembre 2025 | 22:37

Seclì, scoperto deposito abusivo di rifiuti speciali: area di 3.000 mq sotto sequestro, denunciato proprietario

 
Redazione online

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Le immagini dall’alto hanno infatti permesso di individuare l’area, completamente recintata da muri in tufo, al cui interno erano nascosti cumuli di rifiuti di vario genere, non visibili dalla strada

Lunedì 14 Luglio 2025, 16:12

Un’area di circa 3.000 metri quadrati, trasformata in un deposito incontrollato di rifiuti speciali, è stata sequestrata dai Carabinieri Forestali nel comune di Seclì, in provincia di Lecce. L’operazione è stata condotta dal Nucleo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (NIPAAF) di Lecce, con il supporto della Stazione Carabinieri Forestale di Aradeo, nell’ambito di un’attività mirata al contrasto dei reati ambientali.

Determinanti, in questa operazione, le riprese aeree effettuate con drone in dotazione al Nucleo di Maglie, affiancate da ricognizioni periodiche dell’elicottero del 6° Nucleo Carabinieri di Bari-Palese. Le immagini dall’alto hanno infatti permesso di individuare l’area, completamente recintata da muri in tufo, al cui interno erano nascosti cumuli di rifiuti di vario genere, non visibili dalla strada.

In particolare, su una porzione di circa 70 metri quadrati coperta da lamiere, sono stati trovati accatastamenti di guaine plastiche per cavi elettrici, pneumatici fuori uso e plastica varia, in evidente stato di abbandono da tempo. Nella stessa area erano presenti anche rifiuti in legno, scarti da demolizioni edili, inerti e residui ferrosi.

Tutta la zona è stata posta sotto sequestro penale, compresi i materiali ritenuti rifiuti speciali non pericolosi. Il proprietario del terreno è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce per gestione illecita di rifiuti, ai sensi dell’art. 256 del D.lgs. 152/2006 (Testo Unico Ambientale).

Tuttavia, considerata la natura non pericolosa dei materiali e l’assenza di un rischio ambientale immediato (come inquinamento del suolo o dell’aria), il responsabile potrà accedere all’istituto della prescrizione amministrativa, previsto dall’art. 318-ter del medesimo decreto, introdotto dalla Legge n. 68/2015. In questo caso, per evitare un procedimento penale, dovrà versare una somma pari a 6.500 euro e procedere alla rimozione completa dei rifiuti secondo modalità e tempi stabiliti dagli organi competenti.

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