FOGGIA - Sono proseguite tutta la notte le indagini sull'omicidio di Giuseppe Giordano, il 30enne di Ascoli Satriano trovato parzialmente carbonizzato ieri mattina in un capannone in disuso in località San Carlo, nelle campagne del comune foggiano. Era uscito di casa alle nove e probabilmente aveva un appuntamento con la stessa persona che poi lo ha ucciso un colpo di pistola alla nuca. Apparentemente una esecuzione, ma gli inquirenti ritengono, al contrario, che si fidasse del suo assassino e che sia stato colto di sorpresa.
Gli investigatori dell’Arma hanno ascoltato parenti e conoscenti della vittima, ma non sono emersi particolari utili alle indagini. Così come non è stato compiuto alcun esame dello stub. I Carabinieri stanno analizzando i tabulati telefonici per ricostruire gli ultimi istanti di vita del giovane. Al momento l'unica certezza è che non si tratta di un omicidio legato alla criminalità organizzata. Nel capannone non sono stati trovati bossoli, né il cellulare della vittima, che forse era in auto ed è andato distrutto nell’incendio del veicolo: le fiamme hanno lambito il corpo di Giordano, per questo parzialmente carbonizzato.
Stando a quanto ricostruito finora dai Carabinieri, Giordano sarebbe stato ucciso nello stesso posto dove è stato ritrovato il cadavere. Secondo gli inquirenti, Giordano potrebbe essersi incontrato con qualcuno all’interno del capannone, la stessa persona che poi lo avrebbe ucciso. Gli investigatori dell’Arma hanno in corso indagini per l’individuazione del movente, ma escludono categoricamente che l’omicidio sia riconducibile alla criminalità organizzata. Un valido aiuto alle indagini potrà giungere dai filmati delle telecamere di sicurezza posizionate in paese, dove pare che Giordano sia passato prima di finire in quel capannone in campagna.
IL RITROVAMENTO - Il cadavere semicarbonizzato era nelle vicinanze di un’Alfa 147 che sarebbe intestata a una persona del posto. A scoprire il cadavere sarebbero stati i vigili del fuoco intervenuti dopo la segnalazione di un incendio in un capannone in disuso nella zona. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Il corpo era prono, accanto a un’Alfa 147 ancora in fiamme, che sarebbe di proprietà di un 26enne del luogo. L’auto era parcheggiata nel capannone dal quale usciva fumo nero che ha attirato l’attenzione di alcuni automobilisti che hanno avvisato i vigili del fuoco, chiamati anche dal proprietario del capannone, un imprenditore delle provincia di Foggia.
Secondo quanto emerge dalle indagini sarebbe stato ucciso con alcuni colpi d’arma da fuoco al torace e alla testa.