FOGGIA - Troppo bassi gli stipendi di chi opera nella vigilanza privata, e così i sindacati di categoria organizzano un sit-in davanti alla prefettura.
Filcams Cgil, Fisascat Cils, Uiltucs Foggia si sono dati appuntamento per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. «Chiediamo al Prefetto - dicono in una sola voce - di portare le nostre richieste all’attenzione del Ministero del Lavoro»
Secondo i sindacati «le retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori, quotidianamente esposti ai rischi dell'attività lavorativa e reduci dai sacrifici eccezionali richiesti nella fase della pandemia da Covid-19, restano inadeguate e, per quanto riguarda i servizi fiduciari, addirittura incostituzionali in riferimento all'art.36 della Costituzione, così come sancito da numerosi Tribunali nei vari territori».
La trattativa di rinnovo del contratto va avanti da circa otto anni, per questo chiedono al Prefetto di Foggia, Maurizio Valiante «di portare le nostre doglianze e richieste all’attenzione del Ministero del Lavoro».
Il documento è stato sottoscritto da Angela Villani, Angelo Sgobbo ed Elio Dota, segretari generali di FilcamsCGIL, Fisascat CISL e UILTuCS di Foggia. «In questa fase storica, caratterizzata da un eccessivo innalzamento dell'inflazione, e dalla conseguente perdita di potere di acquisto delle retribuzioni, derivante dagli aumenti dei costi dell'energia e dei beni di prima necessità - sottolineano - risulta quanto mai imprescindibile rinnovare la contrattazione di riferimento e innalzare i salari dei lavoratori del settore. La vigilanza privata, armata e fiduciaria ricopre un ruolo fondamentale per molteplici ambiti produttivi e di erogazione di servizi in quanto garantisce la continuità dei pubblici uffici, la sicurezza dei trasporti terra mare e aria, dei siti energetici pubblici e privati, dei siti di interesse storico e delle committenze private, determinando un impatto positivo sulla complessiva sicurezza della cittadinanza».