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Operaio 37enne muore su autostrada A14 tra San Severo e Foggia, investito da mezzo pesante

 
Redazione online

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L'uomo stava lavorando per una ditta appaltatrice. Nessun disagio al traffico, il tratto è stato chiuso in direzione Bari

Mercoledì 06 Aprile 2022, 07:27

14:42

FOGGIA - Tragedia questa notte sull'autostrada A14 tra San Severo e Foggia, dove intorno alle 2 un operaio di una ditta appaltatrice che stava lavorando è morto investito da un mezzo pesante. L'incidente è avvenuto all'altezza del km 548 in direzione Bari e il tratto è stato chiuso per consentire alla Polizia Stradale di eseguire i rilievi.

Sul luogo dell'evento sono intervenuti i soccorsi sanitari e meccanici, le pattuglie della polizia stradale e il personale della Direzione 8° Tronco di Bari di Autostrade per l'Italia. Non si registrano disagi per il traffico. L'operaio aveva 37 anni ed era originario di Napoli.

FILLEA CGIL CAPITANATA: SECONDA VITTIMA IN QUEL TRATTO

«C'è un evidente problema di sicurezza nei cantieri autostradali della A14 in provincia di Foggia, chiediamo alla stazione appaltante e alle istituzioni preposte ai controlli un intervento in tal senso, perché due infortuni mortali in pochi mesi nello stesso tratto non posso essere solo addebitati a fatalità». È quanto afferma il segretario generale della Fillea Cgil di Capitanata, Savino Tango, commentando l’incidente che si è registrato questa notte nel tratto tra San Severo e Poggio Imperiale, dove un operaio 40enne è stato travolto e ucciso da un mezzo pesante.
«Un tragico riproporsi, con le stesse dinamiche, di quanto accaduto solo a settembre scorso - evidenzia - quando a morire era stato un operaio di 47 anni. In attesa che Spesal e magistratura svolgano tutti gli accertamenti del caso sull'incidente di questa notte, crediamo che vi sia qualcosa in più della pericolosità insita in questo tipo di lavoro. Dalla migliore segnalazione dei lavori fino alla decisione di chiudere il tratto interessato dai lavori dirottando il traffico sull'altra corsia, vanno predisposte misure che fermino questo drammatico e non più sostenibile bilancio di vittime sui cantieri autostradali». «Ci attiveremo fin da subito - conclude - assieme alle altre sigle categoriali e confederali per reclamare più sicurezza e interventi si spesa risolutivi».

UIL PUGLIA: È ORA DI AGIRE

«Quanto ancora dovrà durare questa strage silenziosa? Per quanto ancora lo sviluppo e il profitto ad ogni costo dovranno prevalere sulla vita umana?». Se lo chiede il segretario generale della Uil di Puglia, Franco Busto, commentando la morte di un giovane operaio napoletano travolto questa notte da un tir durante lavori sulla A14, nel tratto San Severo-Foggia.
«Basta chiacchiere - è l’esortazione di Busto - l’assunzione di qualche ispettore è importante, ma non è sufficiente: servono misure d’impatto, serve riscrivere le regole, penalizzando chi non rispetta gli standard di sicurezza e non applica alla lettera i contratti di lavoro nazionale. Chi produce utili rischiando con la pelle dei lavoratori va escluso dai bandi di evidenza pubblica, a cominciare da quelli finanziati con le risorse del Pnrr». «Il lavoro - conclude Busto - torni ad essere fonte di vita e di realizzazione personale, non motivo di morte: le istituzioni, ad ogni livello, ne prendano coscienza e agiscano di conseguenza, il tempo degli annunci e dei messaggi di cordoglio è terminato».

RABBIA E REAZIONI

«Il tema della sicurezza è drammaticamente presente. Proprio stanotte abbiamo avuto un tragico incidente sul lavoro: un ragazzo di 37 anni ha perso la vita per una fatalità. È un dolore immane, ed è una sconfitta per tutti. Sentiamo forte la responsabilità della sicurezza dei lavoratori sui cantieri, non possiamo pensare o dire che sia sempre di qualcun altro». Lo afferma Roberto Tomasi, ad di Aspi, al congresso nazionale della Fit-Cisl, ricordando «quanto stiamo facendo. Gli indici infortunistici sono in netto miglioramento sui nostri cantieri. L'obiettivo "zero infortuni" deve essere la stella polare».

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