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Caro benzina, camionisti in protesta in tutta la Puglia: uno accoltellato nel Foggiano. Bari: «Il governo ci ascolti». L'allarme dei panificatori

 
Redazione online (foto Maizzi)

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Redazione online (foto Maizzi)

Il fatto è accaduto in mattinata nelle vicinanze dello svincolo per Torremaggiore

Mercoledì 23 Febbraio 2022, 13:17

19:43

Un autotrasportatore che stava manifestano lungo la statale 16 nel Foggiano contro il caro carburante è stato ferito in modo non grave con un arma da taglio ad un fianco da un automobilista. Il fatto è accaduto in mattinata nelle vicinanze dello svincolo per Torremaggiore. La polizia sta cercando di ricostruire l’intera dinamica dell’aggressione e sta valutando anche la posizione dell’automobilista, un 50enne del posto. A quanto si apprende da alcuni autotrasportatori presenti sul posto, l’aggressore era a bordo della sua autovettura. Alla vista dei manifestanti non avrebbe rallentato la corsa anzi avrebbe fatto marcia indietro correndo il rischio di investirli. A quel punto sarebbe sceso dall’auto e armato di coltello ha ferito al fianco uno dei presenti. La vittima è stata prontamente soccorsa e accompagnata in ospedale. Le sue condizioni non sono preoccupanti.

Secondo giorno di protesta sulla Statale 96 e nella zona industriale di Altamura, nel Barese, dove i camionisti manifestano contro il caro carburante. «I costi sono così elevati che viaggiare è diventato troppo oneroso e così abbiamo deciso di fermare i mezzi» spiega Gianni Nuzzi, titolare di una azienda di trasporti di Altamura e presidente del consorzio di trasportatori Gaa. «Sono più di 600 i mezzi fermi - dice Nuzzi - , abbiamo cercato di resistere con le nostre aziende ma non ce la facciamo più». La protesta, partita dalla Puglia e diffusasi poi in diverse regioni italiane, culminerà venerdì in una manifestazione pacifica che porterà i tir «lumaca» spiega Nuzzi, fino alle porte di Bari. "Chiediamo - dice ancora Nuzzi - il calo delle accise sul gasolio e una riduzione della pressione fiscale, sconti autostradali e il riconoscimento del nostro lavoro come usurante: non si può arrivare a 68 anni e guidare ancora un camion. Protesteremo a oltranza e stiamo valutando di spostare la protesta a Roma».

PROTESTE ANCHE NEL SALENTO E NEL TARANTINO - Arriva anche sulla statale 613, la Lecce-Brindisi , la protesta degli autotrasportatori contro il caro carburante. I camionisti di sei tir su cui era stato affisso uno striscione che richiamava la protesta in atto, hanno percorso a rilento un tratto di strada di circa 10 km in direzione nord creando rallentamenti al traffico, per poi sostare all’interno di un’area di servizio al km 26. Non si registrano grossi disagi alla circolazione stradale . Sul posto anche gli agenti della Digos e della polizia stradale.

Anche oggi diversi autotrasportatori sono in presidio sulla statale 106 e sulla statale 100, nel tarantino, per protestare contro il caro-carburante e l’aumento dei costi di gestione che sta mettendo in ginocchio il settore. Il sindaco di Mottola Giampiero Barulli e il sindaco di Laterza Franco Frigiola hanno incontrato alcuni manifestanti in zona San Basilio per portare la loro solidarietà e raccogliere le istanze della categoria. "Un grido di aiuto - commenta Barulli - che come istituzioni locali non potevamo ignorare e a cui bisogna dare seguito a livello centrale per consentire loro di lavorare serenamente e contribuire ai bisogni dell’intero paese». E' necessario «far sentire la voce degli autotrasportatori al governo - ha aggiunto Frigiola - circa l’aumento della benzina, dei ricambi, del costo degli pneumatici e perché venga riconosciuto il lavoro usurante. Chi non vive queste realtà non le potrà mai comprendere».

L'ALLARME DEI PANIFICATORI -  Ancora un’autonomia di 48/72 ore e poi i panificatori di Monte Sant'Angelo (Foggia) non potranno poi produrre pane e altri generi di prima necessità a causa dello sciopero degli autotrasportatori conto il caro benzina. E' il contenuto di una lettera inviata al prefetto di Foggia Carmine Esposito dall’associazione panificatori di Monte Sant'Angelo per segnalare i gravi disagi che sta subendo la categoria. «Abbiamo - riferisce all’ANSA Donato Taronna, presidente dell’associazione - ancora materie prime per i prossimi 2/3 giorni, poi non potremo più panificare. Tra le altre cose sono stati bloccati anche i nostri furgoni che trasportano il pane tutte le mattine». Il pane di Monte Sant'Angelo viene consegnato principalmente nella città di Foggia, San Severo, San Giovanni Rotondo, Manfredonia e Cerignola e in tanti comuni dell’Italia centrale. I panificatori chiedo pertanto al prefetto «attenzione massima per evitare disagi sociali quali l’approvvigionamento di beni di prima necessità, come pane e altri prodotti; della panificazione».

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