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Caro benzina: in Puglia a rischio aumento costi spesa e stop attività produttive

 
Redazione online

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Caro benzina: in Puglia a rischio aumento costi spesa e stop attività produttive

Per il conseguente sciopero degli autotrasportatori

Mercoledì 23 Febbraio 2022, 10:53

«Effetto valanga sul settore agroalimentare in Puglia per lo sciopero dei tir causato del caro carburanti che mette a rischio la spesa dei pugliesi, con i prodotti deperibili come ortofrutta, funghi e fiori che restano 'a terrà perché le consegne si sono ridotte già di oltre il 70%». Lo afferma Coldiretti Puglia sottolineando che «non mancano i problemi anche per lo scarico di una nave attraccata al porto di Bari, carica di mais utile per l’alimentazione degli animali nelle stalle, mentre le quotazioni dei principali elementi della dieta degli animali».

Coldiretti denuncia il «blocco delle consegne per lo stop dell’autotrasporto con i camionisti che hanno incrociato le braccia scendendo dai mezzi mettendo a repentaglio le catene di approvvigionamento, quando l’85% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada». «Le celle delle aziende agricole - prosegue - stanno letteralmente 'scoppiando' di ortaggi, frutti e funghi che non riescono a raggiungere le piattaforme logistiche italiane di distribuzione, con alcuni tir già carichi di prodotti deperibili fermi sulle strade, con uno sciopero ormai ad oltranza ed il rischio che il cibo vada irrimediabilmente buttato». «Il caro energia con un aumento medio in un anno del +67% del prezzo medio del gasolio sta svuotando i banchi di vendita dei supermercati con gravi ripercussioni - conclude Coldiretti Puglia - sulle produzioni agroalimentari soprattutto quelle deperibili per le difficoltà degli autotrasportatori strozzati dai prezzi del carburante più che raddoppiati. In Puglia il settore dei trasporti si conferma il settore più 'energivoro' ed è caratterizzato da un largo utilizzo di combustibili liquidi che coprono il 93,9% dei consumi del settore».

NEL FOGGIANO RISCHIO STOP ATTIVITA' - Ancora un’autonomia di 48/72 ore e poi i panificatori di Monte Sant'Angelo (Foggia) non potranno poi produrre pane e altri generi di prima necessità a causa dello sciopero degli autotrasportatori conto il caro benzina. E' il contenuto di una lettera inviata al prefetto di Foggia Carmine Esposito dall’associazione panificatori di Monte Sant'Angelo per segnalare i gravi disagi che sta subendo la categoria. «Abbiamo - riferisce Donato Taronna, presidente dell’associazione - ancora materie prime per i prossimi 2/3 giorni, poi non potremo più panificare. Tra le altre cose sono stati bloccati anche i nostri furgoni che trasportano il pane tutte le mattine». Il pane di Monte Sant'Angelo viene consegnato principalmente nella città di Foggia, San Severo, San Giovanni Rotondo, Manfredonia e Cerignola e in tanti comuni dell’Italia centrale. I panificatori chiedo pertanto al prefetto «attenzione massima per evitare disagi sociali quali l’approvvigionamento di beni di prima necessità, come pane e altri prodotti; della panificazione». 

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