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Andria, scempio al Monumento ai Caduti

 
Marilena Pastore

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Marilena Pastore

I vandali sono sempre più scatenati: offesa terribile alla memoria. L’assessore: «Il luogo viene ripulito anche più volte al giorno, ma non basta»

Martedì 30 Agosto 2022, 12:58

Continua e perdura lo scempio e la violazione di ogni decoro (in realtà come in tante altre parti della città di Andria) al Monumento ai Caduti. Da settimane i media stanno denunciando la situazione che volge a soluzione solo per poche ore e poi ripiomba nella situazione di prima o peggio di prima. Le foto sono state scattate domenica mattina, ma la situazione è così tutto il giorno tutti i giorni. Rifiuti, di ogni genere, scritte, oscenità di ogni tipo e disegni anche con la vernice che imbrattano le pareti del Monumento che – val la pena ricordare – appartiene alla memoria di tutti. Non solo: bisogni umani e animali ovunque. L’Ufficio Ambiente, costantemente sollecitato, prova a ripristinare lo stato dei luoghi, anche con una notevole spesa per ogni intervento di qualche migliaio di euro, ma non si fa in tempo per pulire che c’è qualche orda di giovanissimi che ricomincia. Risultato: il Monumento dedicato alla memoria dei caduti andriesi durante la prima guerra mondiale è sporco, lercio, inguardabile. Un’offesa costante e continua a tutti noi ed alla nostra memoria storica, ancor più perché inserito nel Parco 4 Novembre - Parco della Rimembranza.

Vista la continua ripetizione degli eventi, sarebbe il caso di pensare ad un sistema di vigilanza e di deterrenza, laddove non sia possibile pensare ad un’adeguata recinzione? Alla domanda, l’assessore al patrimonio Mario Loconte fa sapere che «il luogo viene costantemente ripulito, anche più volte al giorno. Ma non basta. Dopo qualche ora siamo punto e a capo. E’ una lotta impari con l’inciviltà sempre più crescente e dilagante. Ma non possiamo arrenderci. Per questo stiamo puntando sull’estensione degli impianti di videosorveglianza: stiamo intercettando le risorse a disposizione che sci serviranno per installare delle telecamere a tutela esclusiva di questa parte della città che sarà, dopo la conclusione dei lavori di Ferrotramviaria, un’area pressoché pedonale. Per cui la protezione e tutela va incrementata. Non mancherà anche la richiesta alla Questura di rinforzi alle unità di Polizia Locale per il controllo e la deterrenza. Da ultimo stiamo anche valutando l’ipotesi di istituire un servizio di vigilanza ad hoc».

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