Sabato 13 Settembre 2025 | 19:23

A scuola con «Pappa e Dindi»: educazione alimentare e prevenzione

 
Nicola Simonetti

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Nicola Simonetti

mensa scolastica

Per malattie sessuali e infettive

Sabato 13 Settembre 2025, 17:04

"Pappa" e "dindi" sono voci onomatopeiche infantili che significano "cibo" ed  altro, usate da Dante nella Divina Commedia (Purgatorio XI, 105) per indicare l’ infanzia e il linguaggio semplice, usato dagli adulti quando parlano ai bambini. La pappa a scuola rappresenta un appuntamento educante affidato all’istituzione ma anche ai genitori che dovranno impegnarsi alla collaborazione, a non preparare mensa domestica con messaggi e comportamenti opposti alla scolastica, sorvegliare e, soprattutto, a curare che, a tavola, non ci sia un qualsiasi convitato comunque disturbante (tv, telefono, ecc.) nè piatti eccedenti le giuste quantità. L’educazione consapevole alimentare ed ambientale scolastica non può gravare sui soli insegnanti; essa deve essere condivisa, con la famiglia, supportata anche economicamente dalle Istituzioni in vista del livello di salute e dei risparmi economici che ne derivano. Indubbiamente, spesso, motivazioni finanziarie fanno preferire, a casa, cibi- spazzatura. Si auspicano interventi politici per l’introduzione di “prezzo politico” per i cibi-benessere, soprattasse per altri come, per esempio, la "Sugar Tax", un'imposta sul consumo di bevande dolci, che dovrebbe entrare in vigore, dopo rinvii, dal 1° gennaio 2026, ma anche controllo delle offerte dei dispenser e verifica severa dell’osservanza di divieti come quello di vendere alcolici e tabacchi ai minori. Il prof. Francesco Schittulli, presidente nazionale della Lega Tumori, ha proposto, da tempo, l’offerta di frutta fresca nei dispenser scolastici e l’eliminazione di bevande o prodotti non consoni con i dettami dell’educazione alimentare. Il chirurgo, oncologo barese ha anche raccomandato la preferenza da dare all’olio extravergine di oliva e l’adozione di corretta, tradizionale dieta mediterranea che, allo stato purtroppo, è osservata solo dal 5% della popolazione italiana (men che meno, dai ragazzi), la diffusione dell’esercizio fisico che è praticato, più o meno regolarmente, dal 66,1% dei ragazzi di 15-17 anni (più in palestre a pagamento) ma, poi, decresce paurosamente. Manca l’educazione specifica, la promozione e l’offerta gratuita. Preoccupa l’obesità infantile che dilaga In Italia; in Puglia, il 12% della popolazione è sovrappeso e si stima che 300.000 pugliesi siano obesi. Tra i bambini, 4,8% ha obesità grave, il 10,3% obeso, il 21,6% in sovrappeso. E questi numeri sono altrettanti campanelli di allarme per la società di oggi e, del domani. IL DINDI, inteso come “altro”: educazione e prevenzione di malattie- Bisogna recuperare il concetto corretto riguardo alle vaccinazioni: esse sono efficaci ed a rischio minimo e controllato. Controproducente seguire false alternative. Al responsabile della sanità della Florida, il chiacchierato Joseph Ladapo, in procinto di abolire l’obbligo vaccinale, il prof. John Moore, celebrità scientifica, docente di microbiologia e immunologia Weill Cornell Medicine di New York, ha consigliato “preparate anche tante piccole bare”. La consapevolezza, tra gli studenti (“disorientati e spaventati piuttosto che informati”), del rischio infezioni trasmesse via sesso è in netto calo (diffusa è la credenza che la pillola contraccettiva eviti anche le infezioni) mentre i contagi sono aumentati del 18% rispetto al 2000 (sifilide più 20%, aumentati clamidia 25%, gonorrea 50% e condilomi 43% dei casi, herpes 7%). Del pari aumentati gravidanze, interruzioni clandestine e non. La frequenza di queste infezioni e loro sequele è 3 volte più elevata nelle 15-24enni rispetto alle over 24 anni. La vaccinazione HPV (per maschi e femmine), arranca mentre, in Italia, si verificano ogni anno 3500 nuovi casi di carcinoma della cervice uterina,1000 decessi, e circa 11.000 -13.000 lesioni correlabili con il papilloma virus. Problemi tutti che reclamano un impegno corale e non “”scaricabili” solo su genitori, insegnati, scuola.

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Nicola Simonetti

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Vivere in salute: suggerimenti, risposte, piccoli accorgimenti per gestire la propria giornata, l’umore, l’alimentazione, il ricorso a farmaci, come affrontare al meglio gli impegni di lavoro, di responsabilità, il riposo ed il diporto, l’attività fisica. Inoltre, una finestra aperta sulla ricerca, sulle novità che la medicina ci offre ora e ci riserva e promette per il prossimo futuro.

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