Sabato 06 Settembre 2025 | 12:26

Pasqua con chi vuoi... ma mangiando sano e senza stress

 
Nicola Simonetti

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Nicola Simonetti

pasqua

Le «dritte» alimentari, da autorevoli fonti, sulle tavolate festive che ci aspettano nei prossimi giorni

Venerdì 11 Aprile 2025, 18:44

18:53

Pasqua in arrivo. Cominciano i preparativi per le tavole (vigilia, domenica e lunedì da consumare, quest’anno, in casa. Come sempre, però, per più di 6 persone su 10 (65%,), il dopo, sarà gonfiore, pesantezza o acidità di stomaco (studio condotto da  Human Highway per Assosalute, parte di Federchimica). 

Tra le cause principali, stress,  cattive abitudini alimentari e falsi miti a tavola. “I disturbi legati al gonfiore e ad altri problemi gastrointestinali – dice il prof. Attilio Giacosa, già direttore S.C. Gastroenterologia, Istituto Nazionale per la Ricerca sul cancro di Genova - sono sempre più diffusi, soprattutto tra i giovani adulti e la popolazione femminile… una particolare condizione come la sindrome dell'intestino irritabile, malattia funzionale in cui l'intestino appare strutturalmente sano, ma non funziona correttamente. Ciò può causare stipsi, diarrea e fermentazioni anomale, con il gonfiore e il meteorismo come sintomi comuni. Molti di questi problemi sono legati alla disbiosi, uno squilibrio della flora batterica intestinale… le donne maggiormente colpite da tutti i sintomi considerati, con differenze significative rispetto alla popolazione maschile. 

In particolare, il dato sulla stitichezza evidenzia un divario marcato: a soffrirne è il 31,4% delle donne, contro il 16,6% degli
uomini… Le differenze più evidenti si riscontrano però in caso di gonfiore e meteorismo, che interessano quasi una donna su due, a fronte di circa un terzo degli uomini. Il reflusso gastroesofageo è l’unico che, invece, presenta una certa uniformità tra i sessi (il 27% delle donne e 25% degli uomini)… i giovani riportano più spesso disturbi gastrointestinali, anche a causa di abitudini alimentari meno corrette. Spesso non hanno ancora sviluppato una piena consapevolezza su cosa significhi mangiare in modo sano: si affidano a informazioni confuse, consumano pasti frettolosi, come panini o pizza, spesso davanti a uno schermo”.

Al contrario, prosegue il Professore, “gli adulti e gli anziani tendono a seguire uno stile alimentare più regolare e attento, anche per effetto dell’esperienza, di una maggiore consapevolezza e della necessità di gestire eventuali problematiche di salute legate all’età”, Stress galeotto? “Lo stress”, spiega Giacosa, “altera il normale funzionamento dell’apparato gastrointestinale, favorendo infiammazioni e disturbi funzionali come colon irritabile e reflusso”. Non solo: “anche l’abitudine di consumare pasti in modo frettoloso compromette la digestione, aumentando il rischio di gonfiore e pesantezza. Durante la vita, poi, eventi come stress intensi (traumi emotivi e affettivi, o difficoltà prima scolastiche e poi lavorative), diete squilibrate, malattie o l’uso prolungato di antibiotici possono alterare il microbiota intestinale, innescando un processo pro-infiammatorio.” Il sondaggio ha evidenziato che vi sono abitudini scorrette a tavola come mangiare troppo velocemente (20,7%), consumare cibi troppo “pesanti” (15,5%) o alimenti irritanti (18,6%), nonché la sedentarietà (segnalata soprattutto dagli over 65). “La dieta moderna si è fortemente allontanata dalle esigenze fisiologiche del nostro organismo. “Negli ultimi decenni abbiamo assistito a un incremento eccessivo del consumo di zuccheri e grassi animali, con effetti negativi sulla salute metabolica e intestinale.
“Ciò che conta davvero è capire che alcuni cibi possono risultare più difficili da digerire, come il lattosio o il glutine (prima di considerarsi intolleranti, sentire il medico), la cui tolleranza può cambiare con l’età o per predisposizioni individuali”.
Anche stili alimentari più restrittivi, come vegetarianismo, veganismo o regimi plant-based, possono rivelarsi utili, purché affrontati con consapevolezza. “L’eccesso di legumi, ad esempio, può causare fermentazioni intestinali e gonfiore, soprattutto tra le donne”, In un’epoca di alimenti ultra-processati, l’invito è - conclude Giacosa - alla semplicità e alla varietà: scegliere cibi freschi, seguire la stagionalità e privilegiare prodotti poco raffinati e, possibilmente a chilometro zero. “La dieta mediterranea, se ben bilanciata, resta il miglior modello alimentare che abbiamo: gustosa, sostenibile e protettiva”,.

FALSI MITI - Solo il 39% degli intervistati ritiene che bere acqua solo lontano dai pasti favorisca la digestione mentre il 34% indica caffè e fumo come principali responsabili di una digestione difficile, anche se una piccola percentuale (4,8%) è convinta del contrario. Inoltre, il 27% pensa che assumere carboidrati la sera rallenti la digestione, mentre il 12% li considera utili per conciliare il sonno. Tra gli over 65, poi, è ancora diffusa l’idea che saltare un pasto, dopo aver mangiato troppo, possa aiutare a "rimettere in equilibrio" il sistema digestivo.

“Molti di questi luoghi comuni – precisa Giacosa - sono il risultato di tradizioni popolari non sempre supportate da basi scientifiche. Ad esempio, bere grandi quantità d’acqua durante i pasti può rivelarsi controproducente: diluisce i succhi gastrici e rallenta lo svuotamento dello stomaco, ostacolando la digestione. È preferibile, quindi, arrivare al pasto ben idratati ed evitare preparazioni troppo liquide come minestre molto allungate, che possono rendere la digestione più lenta e difficoltosa.”
Vino, caffè, amari e persino il cioccolato sono spesso oggetto di disinformazione. “Il caffè, anche decaffeinato, è una fonte preziosa di polifenoli – segnala Giacosa – e può essere consumato quotidianamente da soggetti sani in quantità moderate, fino a 2-3 tazzine al giorno, senza effetti negativi. Diverso è il discorso per chi soffre di aritmie o altre patologie cardiache, per cui è necessaria una valutazione più attenta.”

Durante le festività pasquali, quando il consumo di alcol tende ad aumentare, la scelta migliore, se non si riesce a rinunciare, è un buon bicchiere di vino rosso. “L’importante è gustarlo con consapevolezza, all’interno di un pasto in stile mediterraneo, che ne esalta i benefici e favorisce la convivialità… Ma attenzione alla quantità che devono rimanere modeste: esagerare, anche solo in occasioni speciali, vanifica ogni possibile effetto protettivo.” Da tenere a distanza, invece, i superalcolici e i tradizionali amari a fine pasto: “Non aiutano davvero la digestione, come si crede, e apportano una quantità significativa di alcol, senza benefici reali per l’organismo”.
Il cioccolato, spesso etichettato come “nemico della dieta”, è un altro alimento oggetto di pregiudizi. “In realtà – precisa Giacosa – il cioccolato fondente, con almeno l’80% di cacao e di buona qualità, è un concentrato di antiossidanti naturali e può essere considerato un vero e proprio ‘superfood’, sempre nell’ambito di un consumo moderato. Diverso il discorso per quello al latte o per i cremini, che contengono elevate quantità di zuccheri e grassi poco salutari.
Infine, anche frutta secca come noci, nocciole e mandorle, è spesso evitata per timore dei grassi. Al contrario, si tratta di alimenti preziosi all’interno della dieta mediterranea, a patto di consumarli in porzioni adeguate e masticarli bene per favorire l’assorbimento dei nutrienti.
Quanto ai rimedi utilizzati, più della metà degli italiani (52%) ricorre a farmaci da banco, in particolare nella fascia over 45. Seguono l’adozione di uno stile alimentare più sano (40%) e, tra i più giovani, l’interesse per i cosiddetti “rimedi della nonna”.

CINQUE CONSIGLI:
 
1 - Seguire un regime alimentare sano: l’alimentazione mediterranea è la base di un regime sano. Per ottenere un “effetto detox “più marcato – ricercato spesso in questa stagione primaverile – è utile aumentare il consumo di alimenti di origine vegetale, come frutta e verdura, ed evitare i prodotti eccessivamente lavorati. La processazione industriale degli alimenti può comportare un eccessivo trattamento che ne riduce la qualità nutrizionale aumentandone talvolta l’apporto energetico. È quindi
preferibile scegliere ingredienti freschi e minimamente trasformati, utilizzando metodi di cottura semplici e salutari, e prediligere a colazione alimenti nutrienti e bilanciati: due uova, formaggio magro, yogurt naturale (evitando quelli che contengono zuccheri aggiunti), frutta fresca e una bevanda a piacere, come caffè o tè
- Bere molti liquidi fuori pasto: spesso si tende a bere solo durante i pasti, ma per favorire il processo di depurazione del corpo è fondamentale assumere liquidi durante tutta la giornata. L’acqua aiuta a eliminare le tossine e contribuisce al benessere generale dell’organismo.
- Fare attività fisica, in generale e soprattutto dopo i pasti: almeno 30 minuti di camminata veloce al giorno sono essenziali per mantenere il corpo attivo. L' ideale è svolgere attività fisica di questo tipo dopo i pasti, piuttosto che prima: muoversi dopo aver mangiato aiuta la digestione e migliora il metabolismo, evitando di accumulare eccessi calorici.
- Dormire almeno sette ore a notte: il riposo è fondamentale per il benessere fisico e mentale. Anche se si tende a sottovalutare l'importanza del sonno, dormire almeno 7 ore a notte aiuta il corpo a rigenerarsi e a mantenere un equilibrio ottimale

- Riscoprire la socialità durante i pasti: un aspetto fondamentale dell’alimentazione, che tutti dovrebbero considerare, è il valore di mangiare in compagnia. “Sarebbe bello”, conclude il prof. Giacosa -“riscoprire il piacere di condividere i pasti, dando importanza all'aspetto social dell’alimentazione, dalla ‘ritualità’ dell’acquisto dei prodotti, che sia al mercato o al supermercato, e ai benefici che ne derivano.”

- BUONA PASQUA IN SALUTE

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Nicola Simonetti

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Vivere in salute: suggerimenti, risposte, piccoli accorgimenti per gestire la propria giornata, l’umore, l’alimentazione, il ricorso a farmaci, come affrontare al meglio gli impegni di lavoro, di responsabilità, il riposo ed il diporto, l’attività fisica. Inoltre, una finestra aperta sulla ricerca, sulle novità che la medicina ci offre ora e ci riserva e promette per il prossimo futuro.

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