San Valentino non dimentica nessuno. Festa santa e profana. Il buon vescovo patrono degli innamorati legali (fidanzati o sposati) concede un sorriso anche agli amanti irregolari e riserva loro il 13 febbraio mentre assegna il 15 ai single. San Valentino ha accondisceso alle preghiere che gli hanno rivolte le amanti che si sentivano escluse da questa festa ma il risultato non è stato pari alle attese. Grazia è stata, ma puntuale solo per il 5% del totale che riesce a passare la serata di festa con il lui mentre il 30% deve accontentarsi della sera precedente o della pausa pranzo del dì di festa. La ricerca spetta al giornalista, blogger e autore Alessandro Pellizzari che, sulla base del “metodo statistico” da lui ideato, ne parla nella guida “Love Advisor”, coedizioni Stile Italia e Maretti Editore.
“Per molte amanti – egli scrive - il giorno di San Valentino è il peggiore dell’anno, perché rappresenta la prova provata che non solo lui non può, ma deve addirittura festeggiarlo con la moglie, quella che, nonostante le critiche e il tradimento, rimane saldamente in cima alla torre. Le amanti più fortunate hanno uomini che hanno abituato le consorti a non festeggiare “quella inutile festa commerciale” e riescono a uscire con loro inventandosi la riunione di lavoro. Le altre invece devono accontentarsi di finti anniversari succedanei della serata clou. Sono loro le amanti part time, quelle che vivono delle briciole del suo tempo. Più che mistress day lo chiamerei stress day, perché spesso si finisce per litigare invece di festeggiare”. A Pellizzari chiediamo:
D: come si svolge un classico mistress day?
R: Se la data decisa è quella del 14, c’è il pranzo in un ristorante a portata di motel o di casa, se l’amante è single. Si cena presto solo per il piacere di stare insieme… sesso non è obbligatorio e spesso laserata passa tra discussioni e recriminazioni. Uno stress day per ambedue”.
D: per le amanti san Valentino non è una festa…
R: “Per il 70% di loro è uno dei più brutti giorni dell’anno, ma, se Natale, Pasqua e Ferragosto sono feste di famiglia, San Valentino è una festa da coppia. La vera coppia qual’è, si chiede l’amante? Le uniche amanti che superano il mistress day con danni minimi sono quelle al loro primo San Valentino o quelle sposate”.
D: cosa racconta l’uomo all’amante?
R: “Il 30% che lo passerà a casa e sarà una serata normalissima, magari con i figli presenti. Un 20% si inventa un San Valentino al ristorante con amici, organizzato dalla moglie a sua insaputa. Gli altri cercano di cavarsela inventando qualcosa o che il prossimo San Valentino sarà tutto per l’amante”.
D: ogni amante deve accettare il ruolo di eterna seconda? R: “la maggior parte delle amanti innamorate spera in una separazione e di diventare coppia ufficiale (accade nel 30% dei casi e di solito entro i primi3 anni della storia) mentre molti uomini alimentano questa speranza. Accetta meglio il finto San Valentino alla sua prima volta di frequentazione oppure la sposata che deve ripetere la commedia in casa. Chi soffre di più è la single e quella con più S. Valentino da sola
D: Cosa consiglia alle amanti?
R: “Depennare dal calendario l’occasione. Meglio uscire con le amiche o con un corteggiatore e puntare ad un long weekend da soli a breve termine, risarcitorio. L’uomo che non rischia per l’amante non lascerà mai la moglie”
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Il 14 febbraio santo: si svolge a Vico del Gargano,la festa del Patrono, tra arance del Gargano (uniche sul versate adriatico) ovunque, in chiesa, “via degli innamorati” “vicolo del Bacio” (10 metri x 50 centimetri) da percorrere chick to chick o, meglio, hearth to hearth, nella piazzetta impreziosita dal “pozzo delle promesse”. Una festa, questa, che trova le proprie origini nel 1618 e che, per le sorprese che promette, val la pena partecipare. In due.