Al Policlinico di Bari, per la prima volta in Puglia, è stato eseguito un intervento di sostituzione dell’arco aortico con una procedura endovascolare mini invasiva. L'operazione è stata effettuata su un paziente di 80 anni, giudicato non operabile con tecnica chirurgica tradizionale, dall’équipe multidisciplinare dell’unità operativa di Chirurgia vascolare, diretta dal professor Domenico Angiletta, con il supporto dei professionisti di Anestesia e Rianimazione e dei tecnici di Radiologia. Lo comunica il Policlinico in una nota, evidenziando che l’uomo è stato dimesso in buone condizioni a sette giorni dall’intervento.
«Si tratta di un risultato di grande rilievo clinico - sottolinea Angiletta - che apre nuove prospettive per pazienti fragili o considerati non operabili, offrendo un trattamento sicuro ed efficace». La chirurgia tradizionale dell’arco aortico prevede un intervento a cuore aperto, con apertura dello sterno, circolazione extracorporea e arresto temporaneo della circolazione. È una procedura complessa, indicata per pazienti in buone condizioni generali, ma associata a un rischio significativo di complicanze cardiovascolari, neurologiche e respiratorie.
«Nella nostra procedura endovascolare - prosegue Angiletta - abbiamo eseguito un accesso ai vasi sanguigni attraverso piccole incisioni all’altezza dell’inguine, introducendo le protesi mediante cateteri guidati da imaging radiologico avanzato. Questa modalità riduce in modo sostanziale i rischi operatori, i tempi di anestesia e di degenza». Per il direttore generale, Antonio Sanguedolce, «è un risultato che conferma il ruolo del Policlinico di Bari come centro di riferimento capace di integrare competenze cliniche e strumentazioni avanzate per offrire cure sempre più sicure, efficaci e personalizzate».
















