“Tornerai, maledetta primavera” canta ancora Loretta Goggi, ma non pensavamo addirittura nel 2024. Non l’abbiamo ancora vista se non per millisecondi e rischiamo di passare dal cappotto in lana alle ciabatte infradito senza passare per il maglioncino in cotone, nonostante gli algoritmi dei social ci propongano costumi da bagno come se fosse ferragosto. Fortunatamente i turisti con la pioggia optano per musei e luoghi della cultura, che registrano numeri eccezionali a discapito di chiringuito e american bar.
I giovani italiani non hanno scelto un buon momento per protestare contro il caro affitti nelle città universitarie d’Italia. In tenda fuori dagli atenei di Milano, Roma, Bari, etc. si aspettavano il sole, e sotto la pioggia non deve essere facile a maggior ragione se ti scappa la pipì. Il costo medio di una camera in affitto a Milano, città più costosa d’Italia secondo le ultime stime, è di 600 euro in casa condivisa e di 1000 euro per un monolocale. E attenzione alla definizione di monolocale, perché quella comune è uno spazio in un cubo da 40 metri quadri circa. Ma se vi affidate agli annunci di una agenzia immobiliare, quello che loro considerano monolocale ha più le dimensioni di uno scatolone da traslochi.
A parità di costo vi conviene noleggiare una utilitaria: dormite più comodi in auto, avete più spazio e anche una auto per poter girare; per cucinare potete utilizzare il calore del motore, si chiama economia circolare. Le soluzioni al momento non sembrano esserci, e la politica bisticcia come due fratelli che condividono anch’essi la cameretta. “Il problema del caro affitti è grave, ma tocca le città governate dal centrosinistra” ha affermato Giuseppe Valditara, preso da una amnesia momentanea e dimenticando di essere lui il ministro dell’Istruzione. Polemiche per la frase dal centro sinistra, anch’esso preso da un momento di smarrimento e dimenticando di essere al governo fino a pochi mesi fa.
Questa primavera umida calda e piovosa gioca brutti scherzi ai bioritmi dei politici. La soluzione l’ha trovata la cooperativa Universosud di Potenza, che per contrastare il caro affitti avvierà un progetto che prevede la coabitazione fra un pensionato autosufficiente con spazio in casa e un giovane in cerca di sistemazione. Iniziativa lodevole della cooperativa poiché un giovane studente avrebbe una casa a un costo contenuto, contribuendo solo alle spese, e si combatterebbe la solitudine di tanti anziani che potrebbero risparmiare su qualche bolletta beneficiando di compagnia.
Dal prossimo anno accademico Potenza potrebbe sfornare giovani ventenni pronti per i mondiali di bocce, e “ciao ti presento Giovanni, è il mio coinquilino di 83 anni, è single” è la frase che potreste sentire ad una festa universitaria. Tornando alla pioggia e all’aspetto ambientale, questa maledetta primavera piovosa e senza raggi di sole qualcosa di positivo l’ha prodotta: più foto green in tenda da campeggio, milioni di kilowatt in meno di energia dissipata in selfie con il primo cocktail in riva al mare e l’hashtag good vibes.