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Libano, forte esplosione a Beirut: decine di feriti e morti

 
GdM.TV (video Facebook)

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Libano, forte esplosione a Beirut: secondo il Daily Star sarebbero due le esplosioni, nella zona del porto. Decine di feriti e morti

Martedì 04 Agosto 2020, 18:34

20:36

LIBANO - Forte esplosione nel centro di Beirut, con una colonna di fumo che si è alzata sopra la città. La gente è scesa in strada, dove per terra ci sono vetri in frantumi. Lo ha constatato l’Ansa sul posto.

Sarebbero due le esplosioni a Beirut in Libano, nella zona del porto. Lo riferisce il Daily Star. Secondo un altro media libanese, Naharnet, oltre a ingenti danni ci sarebbero anche feriti.

Fonti della sicurezza hanno riferito che nelle due esplosioni verificatesi al porto di Beirut in Libano sono rimaste ferite decine di persone.

Beirut: video mostra serie esplosioni nel porto - Un video ripreso da un edificio non lontano dal porto di Beirut in Libano e diffuso sui social media mostra la serie di esplosioni avvenute oggi nella capitale libanese, con l'ultima che ha effetti catastrofici. Dapprima si vede una nuvola di fumo nero levarsi nel cielo, poi una serie di piccole deflagrazioni in quello che sembra essere un incendio, e infine una gigantesca esplosione che investe anche il balcone dove si trova la persona che sta riprendendo il video, a distanza di qualche centinaio di metri.

Beirut (Libano): feriti due militari italiani, altri sotto choc - Due militari italiani sono rimasti feriti in modo non grave in seguito alle esplosioni avvenute a Beirut, mentre altri sono sotto osservazione perché in stato di choc. Lo apprende l’Ansa da fonti qualificate, secondo cui i militari fanno parte di un’unità del contingente italiano in Libano.

A quanto si apprende, quasi tutti i militari italiani coinvolti, feriti e non, nelle esplosioni appartengono all’unità Joint Multimodal Operations Unit (Jmou di Beirut, inquadrata nel Comando Contingente Italiano (IT-NCC) di Naqoura, con il principale scopo di favorire la cooperazione internazionale e l’integrazione sociale tra i militari italiani e la popolazione libanese. Il percorso, focalizzato sull'apprendimento delle principali nozioni della lingua italiana, ha visto, tra l’altro, la partecipazione di alcune donne, perlopiù vedove di militari libanesi, spiega il sito della Difesa.

Libano: esplosioni Beirut, almeno sei corpi rinvenuti nel porto di Beirut - Sono almeno sei i corpi senza vita rinvenuti all’interno del porto di Beirut. Lo riferiscono i media libanesi. In precedenza, il ministero della Salute libanese ha parlato di un «gran numero di feriti». Il ministro della Salute, Hamad Hassan, ha predisposto l'accoglienza di tutti i feriti negli ospedali a spese del dicastero. Finora sono poco chiari i contorni di quanto è accaduto. Intanto sono in corso le operazione di spegnimento dell’incendio divampato in seguito all’esplosione da parte di canadeir.

Un cittadino intervistato dall’emittente «Al Arabiya» ha detto di aver udito due esplosioni, una più contenuta e l’altra più forte. Sembra che l’esplosione sia avvenuta all’interno del settore 12 del porto di Beirut, in un silos di grano, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa «Nna». Altre fonti riferiscono dell’esplosione di un magazzino di petrardi. L’esplosione di un grande edificio, documentata da numerosi video che circolano sui social network, sarebbe avvenuta dopo che un’alta colonna di fumo era già ben visibile all’orizzonte. In precedenza, fonti stampa citate dal sito informativo «Lebanon 24» hanno riferito di una forte esplosione avvenuta a Beirut, capitale del Libano, davanti all’ingresso di Bayt al Wasat, sede del partito Al Mustaqbal. Secondo quanto dichiarato dall’emittente «Lbci», «Saad Hariri (leader di Al Mustaqbal ed ex capo del governo) sta bene e prosegue i suoi contatti».

Al momento non sono noti i motivi dell’esplosione. L’esplosione avviene a pochi giorni dall’annuncio del verdetto del Tribunale speciale per il Libano istituito dalle Nazioni Unite per far luce sull'omicidio dell’ex primo ministro, Rafiq Hariri, ucciso in un attentato il 14 febbraio del 2005.

Beirut: feriti coperti di sangue verso ospedali a piedi - Secondo i corrispondenti di AFP sul posto molte persone rimaste ferite nelle due esplosioni verificatesi a Beirut in Libano stanno camminando, a piedi, per le strade dirette agli ospedali della città. Nel distretto di Achrafieh, i feriti si dirigono al nosocomio Hôtel Dieu. Davanti al centro medico di Clémenceau, decine di feriti, compresi i bambini, a volte coperti di sangue, aspettano di essere curati.

Quasi tutte le vetrine dei quartieri di Hamra, Badaro e Hazmieh, nella parte orientale di Beirut, sono state distrutte, così come le finestre delle auto che sono state abbandonate per le strade con gli airbag gonfiati.

Beirut: testimone, «è stato come un terremoto» - «Come un terremoto». «I palazzi tremano»: le prime reazioni dopo le forti esplosioni al porto di Beirut in Libano corrono via Twitter, dove vengono anche pubblicati video e foto dei danni causato dalla deflagrazione. «Un’enorme assordante esplosione ha appena avvolto Beirut. Si è sentita a chilometri di distanza», si legge ancora sui social, mentre una donna nel centro della capitale libanese alla Afp dice: «Sembrava un terremoto... si è sentito ancor di più dell’esplosione nell’assassinio di Rafic Hariri nel 2005».

Governatore Beirut, «sembrava Hiroshima» - «Beirut è una città distrutta», e le esplosioni di oggi sembravano «Hiroshima»: lo ha detto ad una emittente libanese, trattenendo a stento le lacrime, il governatore di Beirut in Libano, Marwan Aboud, definendo quanto accaduto «un disastro nazionale senza precedenti». Aboud si è recato sul luogo dell’esplosione, al porto di Beirut, rivelando che tra i dispersi vi sarebbero numerosi vigili del fuoco accorsi sul posto per spegnere l’incendio conseguente alla prima esplosione.

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