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A soli 11 anni, già sul palcoscenico della Camerata Musicale Salentina: lo show di Sveva

 
Toti Bellone

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Toti Bellone

L'esibizione della violinista 11enne, vero e proprio talento precoce, è stata apprezzata pubblicamente, fra gli altri anche dal maestro Uto Ughi

Domenica 04 Maggio 2025, 16:13

LECCE - A soli undici anni, già sul palcoscenico della Camerata Musicale Salentina, la prestigiosa rassegna ideata nel 1970 dal  maestro Carlo Vitale, barese, e dal 2001 presieduta dal leccese Gaetano Schirinzi.

Sveva Maria Lourdes Di Francesco, nativa di Copertino, dove frequenta la Prima Media dell’Istituto Comprensivo “Falcone”, mentre a Lecce, nel Conservatorio Musicale “Tito Schipa”, segue le lezioni di pianoforte del maestro Valeria Vetruccio, questa mattina ha deliziato nel Teatro Paisiello, il numeroso e competente pubblico accorso soprattutto per lei. Che per il cartellone “Concerti con aperitivo”, si è esibita assieme al talentuoso pianista dal tocco soffice e vellutato, Andrea Bacchetti.
Nonostante la giovanissima età, guidata dalla madre violinista, Simona Cimino, la musicista ha palesato sin dalla tenera età, spiccate doti tecniche, che le hanno via via permesso di affrontare repertori solitamente alla portata di colleghi adulti e con  molti anni di esperienza. Non a caso, fra gli altri, ha già incassato il plauso di uno dei “grandi” del panorama musicale internazionale, come l’81enne  maestro Uto Ughi, che per altro, proprio del violino è uno dei massimi virtuosi.
Col suo violino “Gabriele Natali” del 2023, accompagnata da Bacchetti, l’undicenne Di Francesco, ha impressionato per l’esecuzione della “Romanza andalusa” (op.22), dello spagnolo De Sarasate, ma anche per il terzo movimento del “Concerto in la minore” (n.22) di Viotti e per la “Scène de ballet” (op.100) di De Beriot, raggiungendo poi da solista, il picco interpretativo con lo “Studio da concerto” (op. 16 n.1) di Vieuxtemps.
A dare spessore e lustro al live mattutino, l’ultimo della Stagione concertistica della Camerata, la 55esima, seguito anche da alcuni turisti stranieri, approdati nell’antico teatro del centro storico leccese durante la visita delle bellezze del suo barocco, cinque brani da solista interpretati da Bacchetti. In ordine: “Preludio e fuga” (n.9, II libro) e “Preludio e fuga” (n. 20, II libro”, di Bach; “Fantasia in re minore” (K 397) di Mozart; “Improvviso” (op.142 n.2) di Schubert, e “Consolazione in re bemolle” (n.3) di Listz
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